di Carlo Buonanno
Dopo Cartesio, tocca a Charles Darwin. Il quale si starà chiedendo se le differenze non siano relative alla sintassi, piuttosto che al riconoscimento delle emozioni. In ogni caso, credo sia utile segnalare un interessante esperimento condotto dall’università di Cambridge, nell’ambito del progetto Darwin. Esperimento che, a detta dei ricercatori, dimostrerebbe l’errore che lo scienziato anglosassone avrebbe commesso nel considerare innate alcune emozioni di base. Con l’aiuto del web, gli autori hanno sottoposto le foto utilizzate nel noto esperimento condotto con Duchenne e, loro malgrado, pare abbiano ammesso che i risultati contraddicano l’assunto secondo il quale tutti gli esseri umani condividono alcune emozioni di base. Il numero di parole utilizzate per descrivere una sola emozione è la misura del fallimento. Non una, ma 1500. Troppe? Forse…
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