Da BBC Salute
Le persone che durante il corso della loro vita soffrono di disturbi psichici, come l’ansia o la depressione, hanno maggiore probabilità di morire prematuramente. Questo è quanto riscontrato da un gruppo di ricercatori inglesi che ha condotto una rassegna, su scala nazionale, delle ricerche eseguite negli ultimi 10 anni sui dati relativi alle cause di decesso prematuro.
I ricercatori hanno analizzato diverse cause di morte prematura, come cancro, patologie cardiache o cause esterne, in un campione di 68.000 persone. Lo studio, pubblicato questo anno sul British Medical Journal, ha mostrato come anche bassi livelli di stress aumentavano del 16% il rischio di decesso, perfino controllando per comportamenti a rischio come il bere o il fumare. Come già ampliamente documentato in studi precedenti, invece, una storia di patologie psichiatriche più gravi aumentava il rischio di morte del 67%!
I ricercatori però sostengono che la scoperta che anche psicopatologie meno gravi, come l’ansia e la depressione, che si manifestano in un inglese su quattro, è ancora più preoccupante, considerato soprattutto che nella maggior parte dei casi questi disturbi non vengono diagnosticati.
L’autore principale della ricerca, Dr. Tom Russ, ha riferito che: “Il fatto che le patologie psichiatriche anche meno severe abbiano un impatto così importante sulla mortalità dovrebbe spingere ad aumentare gli studi di efficacia, con lo scopo di dimostrare l’utilità dei diversi trattamenti (psicoterapici e farmacologici), anche per disturbi mentali normalmente considerati come meno gravi”.
Paul Jenkins, direttore del centro di salute mentale di beneficenza di Rethink (fondato nel 1972 dai genitori di alcuni pazienti schizofrenici inglesi), si dichiara niente affatto stupito dei risultati della ricerca, che è ad oggi la più consistente condotta sull’argomento. Lo specialista prosegue affermando che se pazienti con patologie gravi come la schizofrenia o il disturbo bipolare muoiono, in media, 20 anni prima di noi, non c’è da stupirsi se qualcosa di simile accada anche in pazienti con disturbi psichiatrici, indicati come meno gravi… E la cosa peggiore è che i clinici spesso non sono affatto consapevoli dei rischi che i loro pazienti corrono!
Sulla stessa scia, Marjorie Fallace, prima giornalista d’inchiesta e poi fondatrice e direttrice del centro di salute mentale SANE (acronimo di “Schizophrenic: A National Emergency”): “La depressione, anche nella sua manifestazione meno severa, è una patologia che può distruggere la vita di una persona, non solo attraverso comportamenti disfunzionali come il bere, il fumo o l’uso di sostanze, ma anche nell’interferire con la guarigione da condizioni fisiche, come quelle cardiache. La mancanza di speranza e prospettiva possono spingere una persona affetta da depressione a trascurare anche patologie come il diabete o il cancro stesso”.
Riferimenti bibliografici
Russ TC, Stamatakis E, Hamer M, Starr JM, Kivimäki M, Batty GD. Association between psychological distress and mortality: individual participant pooled analysis of 10 prospective cohort studies. BMJ 2012;345:e4933.
http://www.bbc.co.uk/news/health