Il XX convegno dell’Human Brain Mapping Organization (OHBM) si è svolto quest’anno ad Amburgo (Germania) e ha visto una grande partecipazione dei ricercatori della Comunità Europea, con grande affluenza di tedeschi e olandesi. Sono stati toccati argomenti relativi alla connettività funzionale e strutturale e, oltre alle note tecniche di imaging funzionale (i.e., fMRI, MEG, PET) associate ad un compito (cognitivo o emotivo) e di metodiche strutturali (i.e., DTI e VBM), sono state approfondite diverse metodiche di stimolazione cerebrale (i.e., transcranial direct current stimulation, transcranial magnetic stimulation e electrical brain stimulations). Queste ultime metodiche potrebbero rivelarsi molto utili non solo nella comprensione del ruolo di aree specifiche del cervello, ma anche nella cura di patologie neurologiche.
Come mostrato da Schwartz (Department of Neurobiology, University of Pittsburgh, USA) l’impianto di elettrodi nella corteccia senso-motoria del cervello permette, ad esempio, a pazienti con paraplegia cerebellare, paralizzati dal collo in giù, di imparare a controllare e muovere un braccio meccanico che permette loro di svolgere attività come il bere e il mangiare.
Moltissimo spazio, come sempre all’OHBM, è stato dato ai migliaia di poster che indagano aspetti metodologici di modeling e analisi dei dati, metodi di stimolazione, substrato neuronale di funzioni cognitive ed affettive (i.e., apprendimento, memoria, decision making e motivazione), dati di genetica, neuroanatomia e neuroimaging applicato all’età evolutiva e a patologie neurologiche e psichiatriche.