L’intervento precoce multisensoriale

di Stefania Fadda

 Un percorso tutto italiano per i bambini con deficit uditivi o visivi

foto_faddaLa ricerca, il concepimento e l’attesa di un figlio rappresentano, nel loro insieme, un percorso caratterizzato da consistenti investimenti emotivi e aspettative, a livello individuale e di coppia, rispetto al nuovo ruolo di genitori e al futuro del nascituro. Al termine del percorso, la nascita del figlio si preannuncia come un momento di intensa gioia. Gli investimenti emotivi, le aspettative e la gioia provata all’arrivo del piccolo possono andare incontro a uno stravolgimento qualora il bambino appena nato presenti deficit uditivi o visivi.

Nel 90% dei casi, infatti, i genitori non hanno alcuna esperienza in materia di sordità o sordocecità infantile e, alla notizia della diagnosi, sperimentano una sintomatologia ricorrente, simile a quella riscontrata nelle situazioni di lutto. A sua volta, la reazione dei genitori alla diagnosi si pone come uno dei fattori che influenza l’impatto dell’una o dell’altra condizione di deficit sensoriale sulla vita dei piccoli. Altri fattori risultano essere: la  capacità di adattamento familiare, le strategie di “coping” utilizzate dai genitori, vale a dire le tecniche mentali e comportamentali che sono messe in atto per fronteggiare una difficoltà, il percorso abilitativo intrapreso, la presenza di risorse nella comunità, senza dimenticare il ruolo delle disposizioni biologiche e temperamentali del bambino e il suo legame con le figure di accudimento. Leggi tutto “L’intervento precoce multisensoriale”