Ciao come sto? Il narcisista nella relazione di coppia

di Erica Pugliese e Katia Tenore

Ciò che guida il comportamento del narcisista è una mentalità evitante e una costante e pervasiva paura dell’intimità che lo fa scappare a gambe levate dalla relazione che invece desidererebbe

 A tutti può capitare di avere a che fare con qualcuno che occupi gran parte della conversazione a parlare di sé, per poi tuttalpiù interromperla con un curioso: “Beh, ora tocca a te. Cosa ne pensi di me?”.
Se il vostro partner è tutto concentrato su se stesso, richiede sempre attenzioni e si sente in diritto di ricevere molto di più di quanto offre, è possibile che sia un narcisista e, se non riuscite a separarvene, sebbene riconosciate gli effetti negativi, è probabile che vi troviate in una relazione caratterizzata da dipendenza affettiva patologica, che può condurre a forte stress e deterioramento del benessere psico-fisico. L’egocentrismo è spesso la costante di queste persone che non sono realmente in grado di entrare in contatto con la sofferenza che generano. Sembrano, infatti, agire come immersi nel vuoto sociale, non comprendendo i segnali relazionali offerti dagli altri e che permetterebbero di decidere come procedere e raffrontarsi coerentemente col contesto. Presentano un grave deficit di empatia, a causa del quale non riescono a capire quando stanno oltrepassando i limiti, fino ad agiti di rabbia che, in alcuni casi, possono sfociare in violenza verso il partner, con conseguenze anche gravi.

Numerosi autori sono concordi nel ritenere l’esistenza di due sottotipi di narcisismo: il tipo overt, arrogante, falsamente umile e denigrante che si caratterizza per fantasie grandiose manifeste e continua richiesta di ammirazione; il tipo covert che si riconosce invece per una persistente sensazione d’inferiorità e senso d’inadeguatezza, che è permaloso e alterna vergogna a invidia, accompagnandole da un’incessante ricerca di potere e riconoscimento sociale. Entrambi si sentono speciali, sono incapaci a dipendere e affidarsi nella relazione e sono poco attenti ai bisogni dell’altro, valutati come inutili e minanti gli scopi grandiosi ai quali protendono. Le relazioni con i narcisisti si contraddistinguono per alti e bassi continui, sono spesso caratterizzate da tradimenti o da una mancata capacità di considerare l’altro come separato da sé. Il narcisista considera il partner solo nella misura in cui questi è in grado di riflettere, come uno specchio, la sua immagine grandiosa: come Narciso, il mito da cui prende il nome, s’innamora dell’unica persona per lui possibile, il suo riflesso.

Ma cosa c’è dietro questa maschera nera? La persona affetta da disturbo narcisistico di personalità ha, in realtà, un’autostima profondamente fragile. Ogni minimo sgarbo, parola non corretta o critica sono interpretate come una minaccia all’immagine “perfetta” che vorrebbe offrire di sé e alla quale può reagire mediante aggressività passiva (con silenzi imposti o ritardo nelle risposte) o attiva (con offese fino ad azioni violente). Inoltre, ciò che guida il comportamento del narcisista è una mentalità “evitante”, che non gli permette di provare una reale fiducia nell’altro e permea la relazione di una costante e pervasiva paura dell’intimità, che lo fa scappare a gambe levate dalla relazione che invece desidererebbe, apparendo al partner freddo e calcolatore. Tale disturbo può essere associato a due tipi di percorsi assolutamente opposti. In un primo caso deriva dalla frustrazione del bisogno di base di avere dei limiti realistici, che porta alla formazione, nel bambino, di un senso di superiorità. Un secondo percorso è quello caratterizzato dall’esperienza di deprivazione emotiva in fasi precoci dello sviluppo, che conduce alla sensazione di essere emotivamente soli e non accettabili se non in caso di performance brillanti. A partire da tale autopercezione di disvalore, il narcisista può utilizzare strategie tese a evitare o addirittura capovolgere questi dolorosi sentimenti con azioni che possono compromettere la relazione anche definitivamente. La buona notizia è che sono stati implementati trattamenti efficaci che possono aiutare a ridurre la sofferenza sia di chi è portatore di temi narcisistici, sia quella dei loro partner.

Per approfondimenti:

Akhtar, S., & Thompson, J.A. (1982). Overview: Narcissistic personality disorder. American Journal of Psychiatry, 139, 12-20.

Young, J. E., Klosko, J. S., & Weishaar, M. E. (2003). Schema therapy: A practitioner’s guide. Guilford Press.

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