“Che cosa hai detto?”. Ascolto consapevole e Mindfulness

di Erica Pugliese

Comprendere il proprio stile di comunicazione, i propri pensieri, emozioni e reazioni può essere un punto di partenza per la creazione e il mantenimento di buone e durature relazioni con gli altri

Quante volte capita di trovarsi distratti durante una riunione di lavoro o una discussione con un amico o con il proprio partner? Secondo Stephen R. Covey, autore di numerosi bestseller internazionali, la maggior parte delle persone intente in una conversazione ascolta più con l’obiettivo di rispondere che non con quello di accogliere e comprendere l’intenzione dell’altro. In uno scenario siffatto, immaginando due individui coinvolti in una discussione, ognuno motivato da rispettabili ragioni che sovrappongono l’uno all’altro, la probabilità che si giungerà a una soluzione realmente efficace e appagante per entrambe le parti è veramente molto bassa se non impossibile.

Sebbene si ritenga di trascorrere molto tempo ad assorbire informazioni, le ricerche dimostrano che, pochi minuti dopo una conversazione, ricordiamo solo il 25% di quello che sentiamo. I molti ai quali potrebbe sembrare una buona forma di scrematura dei dati in entrata non considerano il rischio di perdere informazioni importanti e la creazione di terribili incomprensioni il cui esito potrebbe essere un’escalation di rabbia e l’affermazione di pensieri di cui ci si potrebbe pentire immediatamente dopo. Imparare ad ascoltare e soprattutto a non rispondere subito, lasciando all’altro la possibilità di esprimere il proprio punto di vista, sembra inoltre essere un’abilità rara in un’epoca in cui ci aspettiamo di risolvere i problemi il più velocemente possibile, a volte sacrificando i modi per ottenere un risultato a nostro favore.

Avere delle buone capacità comunicative richiede invece tempo e un alto livello di consapevolezza di sé. Comprendere il proprio stile di comunicazione può essere già un punto di partenza importante per la creazione e il mantenimento di buone e durature relazioni con gli altri. L’ascolto consapevole è ottenibile grazie alla Mindfulness, una pratica che incoraggia a essere consapevoli di sé, di quello che si dice, del modo in cui lo si dice, di come ci si sente e si reagisce, momento per momento. In assenza di consapevolezza, infatti, pensieri e preoccupazioni possono distrarre, limitando l’ascolto e la comprensione di quello che gli altri ci stanno dicendo. L’obiettivo dell’ascolto consapevole è quello di mettere a tacere il rumore interno dei propri pensieri, in modo da cogliere l’intero messaggio. In questa situazione, l’interlocutore si sentirà accolto e capito, dopodiché anche la risposta sarà con maggiore probabilità costruita sulla base di una reale comprensione delle informazioni e non sui sentimenti di rabbia attivati dalla frustrazione di non essere stati capiti e ascoltati.

In ogni conversazione, è possibile utilizzare la persona che sta parlando come “oggetto della consapevolezza” prestando la massima attenzione a ciò che lui o lei sta dicendo. Quando la mente vaga lontano da ciò che viene detto o quando si sente l’impulso irrefrenabile a rispondere, immediatamente e senza giudizio bisogna concentrarsi di nuovo sulle parole dell’interlocutore. Ripetere queste istruzioni tante volte quanto è necessario rafforza la muscolatura mentale per rimanere mirati e consapevoli.

In conclusione, esistono numerosi benefici derivanti dall’ascolto consapevole: essere ascoltati, infatti, fa sentire apprezzati e compresi e quando si dà a qualcuno ascolto, quel qualcuno sarà molto più disposto ad ascoltare quello che noi abbiamo da dire.

 

Per approfondimenti:
Kabat-Zinn, J. (2010). Dovunque tu vada, ci sei già. Tea.

Covey, S. R. (2005). Le sette regole per avere successo (Vol. 153). FrancoAngeli

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