Come aiutare bambini e adolescenti con disturbi d’ansia

di Alessandra Micheloni

micheloniIl programma Cool Kids, un trattamento che coinvolge minori e genitori per salire, gradino dopo gradino, le “scalette” dell’ansia, della paura e delle preoccupazioni

Il 6 e il 20 novembre 2016 si è tenuto, a Roma, il workshop sul “Programma Cool Kids”, un protocollo per il trattamento dei disturbi d’ansia nei bambini e negli adolescenti tra gli otto e i 18 anni. Sede e organizzazione di questo evento formativo, promosso dalla collega Katia Aringolo, è stato lo studio “In Evolutiva” di Roma. Durante le due giornate, il coinvolgimento di diversi professionisti, psicologi psicoterapeuti, psichiatri e neuropsichiatri infantili, ha permesso di creare un contesto stimolante di scambio clinico e condivisione della propria esperienza maturata con i “piccoli” pazienti affetti da disturbo d’ansia ma anche con altri tipi di diagnosi che coinvolgono l’età evolutiva. L’approccio che ha caratterizzato le due giornate formative è stato inizialmente teorico, per poi iniziare a toccare con mano il manuale, spiegato passo per passo dallo psicologo e psicoterapeuta Davide Nahum, inserendo esercitazioni pratiche esperienziali sugli interventi che si possono applicare una volta diventati terapeuti Cool Kids.
Il programma Cool Kids è la versione revisionata dell’originale Coping Kids Program sviluppato dalla Macquarie University a Sidney, Australia, a sua volta versione modificata del Coping Koala sviluppato dall’università del Queensland da Paul Barret, Mark Dadds e Ron Rapee. Elemento distintivo di questo protocollo è l’inclusione e la partecipazione attiva non solo del bambino o del ragazzo ma anche dei suoi genitori. Tanta è la centralità data alla partecipazione attiva del minore e dei genitori che il protocollo si avvale di tre libri, uno per il terapeuta, uno per il minore e uno per i genitori, da adoperare durante gli incontri di terapia.
Nei libri ci sono esercizi, attività, riflessioni, che accompagnano l’intero percorso di trattamento. In particolare, la struttura del programma prevede dieci sessioni, per un totale di 37 attività, da svolgere nell’arco di tempo dalle 12 alle 16 settimane e il setting può essere individuale o di gruppo. In entrambi i casi, seppur in forme diverse, alcune sessioni sono dedicate ai genitori e possono essere condotte dalla stesso psicoterapeuta che segue il minore o da un altro psicoterapeuta.
Le sessioni hanno un taglio molto dinamico e esperienziale ed includono note di psicoeducazione che seguono gli elementi base della Psicoterapia Cognitivo Comportamentale, specifici per il trattamento dei disturbi d’ansia come, ad esempio, l’individuazione della situazione attivante, del pensiero, dell’emozione, del comportamento e il laddering (accertamento del significato negativo degli eventi temuti).
Una delle tecniche peculiari di questo protocollo è il “pensiero da investigatore”, attraverso cui ogni bambino e ogni ragazzo è sollecitato a divenire il “detective” di se stesso; questo avvia un’autoriflessione in relazione alla propria ansia e consente di entrare dentro l’esperienza emotiva ansiogena e dei pensieri ansiosi e successivamente permette di salire, gradino dopo gradino, le “scalette” della paura, dell’ansia e delle preoccupazioni. Una parte del protocollo verte poi sulla comunicazione assertiva, sulle abilità sociali e consiste nell’implementazione di attività specifiche per far fronte a situazioni interpersonali che preoccupano il bambino ansioso, come ad esempio lo scherno da parte dei bulli nel contesto scolastico. Il programma si conclude con la validazione, da parte del terapeuta, dell’impegno mostrato, con la condivisione empatica del percorso svolto insieme e con la consegna del diploma Cool Kids.
Il dottor Nahum, avvalendosi del suo bagaglio di esperienza di terapeuta Cool Kids, ha fornito vari spunti di riflessione, stimoli e strumenti necessari per l’applicazione del protocollo e ha condiviso con i presenti dati di ricerca secondo i quali “più dell’80% dei bambini e dei ragazzi che hanno completato il programma non rientrano più nei criteri diagnostici dei disturbi d’ansia e mostrano un sensibile miglioramento”.

Per approfondimenti:

Lyneham, M. Abbott, A. Wignall, R. Rapee, (2014) Il programma COLL KIDS, manuale terapeuta, del bambino, del genitore, Istituto di Scienze Cognitive Editore.

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