di Elena Gasperini e Francesca Sternini
Gestire i comportamenti problematici e promuovere le abilità relazionali in classe
L’11 e il 12 febbraio 2017 si è tenuto ad Ancona il workshop sul “Coping Power Scuola”, protocollo di intervento sulle problematiche di condotta e aggressività all’interno del contesto scolastico.
Come spiegato dal dott. Muratori durantela prima parte del workshop, il Coping Power Program (CPP), nella sua versione originale, consiste in un modello di intervento cognitivo comportamentale evidence-based, sviluppato da Lochman e destinato a bambini e preadolescenti con problemi di aggressività, diagnosi di disturbo oppositivo-provocatorio e della condotta. Tale programma originale include una parte dedicata ai bambini e una ai genitori, che si svolgono parallelamente e in sessioni di terapia di gruppo da svolgersi in un periodo di dodici mesi. Il dott. Muratori ha riportato, inoltre, la propria esperienza clinica e di ricerca nell’applicazione del CPP presso la IRCSS Fondazione Stella Maris – Istituto Scientifico di Pisa.
Nella seconda parte del workshop, il dott. Bertacchi ha illustrato in dettaglio il programma Coping Power Scuola, nato dall’adattamento del CPP al contesto scolastico. Un modello che, attraverso numerosi studi, si è dimostrato efficace nel ridurre in modo significativo i comportamenti problematici, in particolare disattenzione e iperattività, e nell’aumentare le condotte pro-sociali, oltre che nel migliorare il rendimento scolastico della classe. I risultati si mantengono a distanza di un anno dall’applicazione del programma. Il CP scuola prevede un intervento su tutti gli alunni della classe e ha una durata di sei-otto mesi circa; è costituito da un programma articolato in sei moduli che prevedono una serie di attività sia di tipo attivo-esperienziale (role playing, circle time, giochi e esercitazioni in gruppo), sia di tipo didattico (analisi, comprensione e produzione del testo, generalizzazione interdisciplinare dei contenuti), oltre a un contratto educativo che prevede il raggiungimento, da parte degli alunni, di obiettivi a breve e a lungo termine. I moduli hanno come finalità il potenziamento di diverse abilità quali: intraprendere obiettivi a breve e a lungo termine, riconoscere e modulare i segnali fisiologici della rabbia, risolvere adeguatamente le situazioni conflittuali, riconoscere il punto di vista altrui. Le attività sono accompagnate dalla lettura della divertente storia di “Barracudino Supestar”, un pesciolino con problematiche nella gestione della rabbia, che intraprende un viaggio nel quale incontrerà dei simpatici amici che lo aiuteranno a imparare nuove modalità per riconoscere e gestire le proprie emozioni.
Il fatto che l’intervento si inserisca all’interno della didattica e possa essere svolto dall’insegnante, durante l’orario di lezione, come parte di una tipica giornata scolastica, è sicuramente un punto di forza del programma. Come anche la scelta di lavorare con tutti gli alunni della classe, favorendo il consolidamento e la generalizzazione dei risultati fra gli alunni e esperienze di tipo cooperativo, attraverso le quali, anche gli alunni che non presentano particolari problematiche, possono mettere in campo e sviluppare abilità socio relazionali per aiutare i compagni in difficoltà.
Il workshop ha fornito ai partecipanti gli strumenti necessari per l’applicazione del protocollo nell’ambito scolastico attraverso un corso destinato agli insegnanti, che verranno formati e successivamente supervisionati durante l’anno scolastico in merito alle eventuali problematiche emerse.
Per approfondimenti:
– Lochman, J. Wells, K. Lenhart, L., (2012) Coping Power – Programma per il controllo di rabbia e aggressività in bambini e adolescenti
– Bertacchi, I. Giuli, C. Muratori, P., (2016) Coping Power nella scuola primaria – Gestire i comportamenti problematici e promuovere le abilità relazionali in classe