Parole, parole, parole… Soltanto parole

di Antonella D’Innocenzo

L’uso della realtà virtuale per allenare la defusione

L’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) è una forma di Terapia Cognitivo- Comportamentale il cui meccanismo principale di cambiamento è la “flessibilità psicologica”, la capacità di un individuo di essere in sintonia con il momento presente e di modificare o perseguire un comportamento in linea con i valori personali, dopo averli identificati.

Ciò che blocca questo processo è l’“evitamento esperenziale”, ossia il tentativo di controllare o eliminare le esperienze spiacevoli (pensieri, sensazioni, emozioni, impulsi ad agire), assumendo comportamenti disfunzionali per il benessere fisico, emotivo e psicologico.

L’evitamento messo in atto dalla persona è sostenuto dalla “fusione cognitiva”, il fenomeno per cui i processi verbali dell’individuo (ad esempio i suoi pensieri) influenzano il suo comportamento portandolo ad agire in modo inefficace o a bloccarsi.

Incrementare la flessibilità psicologica comporta aiutare la persona a districarsi da questi cicli che generano e mantengono la sofferenza, imparando a reagire in modo più consapevole alle proprie esperienze interne, così che cessino di sembrare ostacoli.

Il trattamento aiuta la persona a distogliere le proprie energie dal cambiare o eliminare le esperienze spiacevoli rivolgendole, invece, ad attività di valore e a scegliere ripetutamente di agire in modo efficace anche in presenza di eventi privati problematici.

Uno dei sei processi dell’ACT che facilita la flessibilità cognitiva è la “defusione cognitiva”.

Attraverso specifiche procedure, le persone sperimentano e imparano a considerare i pensieri per quello che sono realmente, ossia “parole in fila”, piuttosto che descrizioni della realtà o realtà vere e proprie. Gli esercizi aiutano a prendere consapevolezza dei processi di pensiero, cosi come avvengono, e a osservare il loro andare e venire dalla prospettiva di un osservatore neutrale.

In questo modo i pensieri non saranno più in grado di imporre e determinare un comportamento, la persona ne prende distanza senza esserne completamente intrappolata e influenzata.

Due studi recenti hanno esplorato l’efficacia della realtà virtuale (RV) come strumento per la gestione dei pensieri negativi e nello specifico per facilitare la defusione cognitiva.

Negli esperimenti sono state confrontate diverse condizioni: un gruppo di defusione cognitiva in cui i soggetti, durante il compito VR, sono stati guidati da un ascolto mindfulness; un gruppo di distrazione guidato dall’ascolto di una guida turistica; un gruppo sottoposto a una condizione defusiva senza nessun ascolto audio; un gruppo in cui i soggetti sono stati sottoposti al compito di RV, come se fosse un semplice gioco di realtà virtuale, senza l’inserimento del pensiero negativo; un gruppo di controllo in cui i soggetti non sono stati esposti alla RV.

Durante la prova di realtà virtuale, ai partecipanti è stato chiesto di concentrarsi su un particolare pensiero negativo che è stato poi digitato nel software, specificamente progettato. Un esercizio di fisicalizzazione ha permesso che il pensiero potesse assumere diverse forme e colori. Durante l’ascoltodi istruzioni audio (ascolto defusivo; distrazione; controllo), i partecipanti sono stati guidati a “giocare” con il proprio pensiero-oggetto. Potendo manipolare il pensiero in un ambiente 3D, l’esercizio permetteva loro di vedere le mani in un’esperienza completamente immersiva, potendo spostare i propri pensieri negativi o, ad esempio, cambiandone il peso.

I risultati hanno indicato che la realtà virtuale sembra essere un efficace strumento defusivo, anche senza l’ausilio di esercizi che facilitino la defusione cognitiva.

Questi studi potrebbero portare allo sviluppo di protocolli di defusione e terapia ACT per contesti sociali e clinici che possono beneficiare dell’ausilio delle nuove tecnologie.

Per approfondimenti:

Prudenzi A.; McHugh L.; Rooney B.; Presti N.; Lombardo M.; Lombardo D.; Messina C. “Studiare la defusione cognitiva attraverso la Realtà Virtuale: due studi esplorativi nella gestione dei pensieri negativi

La Flessibilità psicologica nell’Acceptance and Commitment Therapy.  In “Come funziona la Mindfulness”, a cura di Ruth A. Bear

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