Disturbo Narcisistico di Personalità: sfide diagnostiche e cliniche

di Valentina Di Mauro
curato da Elena Bilotta

Il Disturbo Narcisistico di Personalità (NPD) è uno dei disturbi di personalità meno studiati empiricamente. Di conseguenza, esiste una certa confusione sull’affidabilità, la validità, la specificità e la sensibilità dei criteri diagnostici, così come sulla prevalenza del disturbo. Attualmente non esistono inoltre stati studi clinici randomizzati che testino l’efficacia di un trattamento psicoterapeutico.

La confusione diagnostica è dovuta alla presentazione altamente variabile del disturbo e alla diversa gravità che può caratterizzarlo. Gli individui con personalità narcisistica possono  mostrare un senso grandioso di sè, al contrario, essere sprezzanti verso di sé ; possono essere estroversi o socialmente isolati, grandi manager o incapaci di mantenere una occupazione, cittadini modello o inclini all’antisocialità. Data questa eterogeneità fenotipica, non appare evidente ciò che tali individui potrebbero avere in comune per giustificare una diagnosi condivisa.

Sebbene il DSM-5 descriva una singola e relativamente omogenea sindrome, principalmente legata alla dimensione grandiosa del narcisismo, vi è una ricca letteratura che sostiene l’esistenza di diversi sottotipi di narcisismo. Il “Grandioso”, overt, è caratterizzato da grandiosità palese, ricerca di attenzioni, un senso di diritto, un atteggiamento arrogante e lieve ansia osservabile. Questo individuo può essere socialmente affascinante, pur essendo ignaro dei bisogni degli altri, i quali vengono usati per scopi personali. In contrasto, il “Vulnerabile”, covert, è un sottotipo inibito, visibilmente in difficoltà, ipersensibile alle valutazioni degli altri e cronicamente impegnato a valutare sé stesso in relazione agli altri. Questo individuo è spesso timido, schivo e ipersensibile alle offese. Spesso questi due sottotipi si alternano attraverso delle oscillazioni ricorrenti di cui l’individuo può fare esperienza, specialmente in risposta agli avvenimenti della vita.

Vi è inoltre un “gruppo sano” di individui con NPD, descritto come “ad alto funzionamento”,. Questi individui sono grandiosi, competitivi, alla continua ricerca di attenzioni e sessualmente provocatori, dimostrando un funzionamento adattivo e una sorta di correlazione tra tratti narcisistici e successo.  Esiste dunque una differenza tra livelli di funzionamento nel narcisismo, non evidenziabile attraverso la classica diagnosi categoriale del DNP.Nel modello alternativo dei PD del DSM5 si sottolinea il ruolo della compromissione del sé e del funzionamento interpersonale nella patologia di personalità. Per il NPD, si identifica un malfunzionamento nella definizione del sé, nell’autostima e nella regolazione degli affetti, inoltre, le relazioni interpersonali sono funzionali a sostenere il senso di sé e/o i propri interessi e la capacità di intimità ed empatia è carente.

Sembra che ciò che caratterizzi il NPD è un senso fragile del sé che si basa sul tentativo di mantenere una visione di sé stessi come eccezionali. Questa caratterizzazione non vale solo per il sottotipo “Grandioso”, ma anche per quello “Vulnerabile”, in cui la grandiosità è avvolta dal senso di inferiorità.

Considerando che il NPD ha una presentazione molto variabile, è complesso da trattare anche per via della sintomatologia che solitamente lo accompagna (ansia, attacchi di panico, depressione, etc.), in letteratura si raccomanda di utilizzare approcci specifici e di focalizzarsi su ulteriore ricerca per migliorare la gestione clinica generale di questi pazienti.

 

Bibliografia

Caligor E, Levy KN, Yeomans FE. Narcissistic personality disorder: diagnostic and clinical challenges. Am J Psychiatry. 2015 May;172(5):415-22. doi: 10.1176/appi.ajp.2014.14060723.

 

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