di Daniela Fagliarone
Differenze tra gelosia ossessiva e gelosia delirante
La gelosia può essere definita come uno stato emotivo complesso in cui viene percepita una minaccia di perdita di un bene considerato importante, come la relazione e il partner, a causa di un rivale reale o immaginario. Varia lungo un continuum che va dalla normalità alla patologia con differenti gradi di intensità, persistenza e insight. Un qualche grado di gelosia è considerato normale nell’amore maturo. È una reazione comprensibile e proporzionata a una situazione di reale o possibile infedeltà della persona amata. I gelosi patologici interpretano spunti irrilevanti come prove certe di tradimento e non modificano le loro credenze anche quando sono di fronte a informazioni conflittuali. L’“attacco” di gelosia inizia con un’intensa attivazione autonomica, un “flash di gelosia”, provocato da un cambiamento reale o immaginario nel comportamento del partner e si arriva a un sospetto, a cui seguono la paura e l’ansia, che accompagnano le erronee interpretazioni e la ricerca di prove. La persona morbosamente gelosa ha un comportamento caratteristico: accuse, interrogatori, numerose e assillanti chiamate al telefonino, controlli sul cellulare, sugli abiti, sulla biancheria intima, sulle lenzuola, visite a sorpresa, comportamenti da stalker, fino a impedire al partner di vedere gli amici o di uscire fuori da solo, proibirgli di indossare certi capi di abbigliamento da lui considerati troppo seduttivi, controllare i genitali del partner allo scopo di trovare le prove di un’avvenuta attività sessuale o cercare conferme dell’infedeltà in gesti o eventi innocenti (come anche solo guardare un’altra persona). In alcuni casi, la violenza fisica può essere usata nell’intento di estorcere una confessione. Due sono i fattori che mantengono la gelosia: l’idea di infedeltà (scatenata dai comportamenti del partner) e la predisposizione emotiva individuale legata ad alcuni tratti di personalità (paranoide, dipendente, borderline, ecc.) o a concomitanti disturbi psichiatrici. Le persone con un attaccamento insicuro (ansioso evitante o ansioso ambivalente) mostrano un aumento della paura di perdere il partner, che può essere il fenomeno chiave nella genesi della gelosia e dello scatenarsi del pensiero ossessivo e dei comportamenti controllanti. A livello diagnostico, la gelosia patologica la ritroviamo come parte della psicopatologia ossessivo-compulsiva o come disturbo delirante nel delirio di gelosia, ma può essere anche una componente di numerosi disturbi come la dipendenza da sostanze, l’alcolismo, la schizofrenia, i disturbi organici (quali Alzheimer, Parkinson, tumori cerebrali, ecc.) o un effetto collaterale dei trattamenti farmacologici.
Nella gelosia ossessiva la sofferenza ruota intorno al timore di perdere il partner a causa di un potenziale rivale e alla paura che il partner sia infedele e che possa lasciarla/lo. I sospetti ossessivi prendono la forma di ruminazioni intrusive, ripetitive, non volute e spiacevoli, pensieri irrazionali riconosciuti dall’individuo come ego-distonici e seguiti da rituali compulsivi di controllo e ricerca di rassicurazione dal partner. Il geloso ossessivo sa che probabilmente non ci sono prove della infedeltà, ma non riesce a fermare i pensieri intrusivi e a smettere di fare le compulsioni e di cercare indizi che indichino il tradimento. L’individuo è afflitto dai sintomi e riconosce la gelosia come inaccettabile, esagerata e della quale si vergogna.
La gelosia delirante, invece, può riguardare anche un fatto plausibile ma spesso è un’idea connotata di autoevidenza, ego-sintonica, fortificata da interpretazioni patologiche, fabulazioni e ricordi alterati che formano un forte nucleo ideo-affettivo. Anche i soggetti deliranti accusano il partner di infedeltà e cercano continuamente conferme ai loro sospetti, ad esempio tramite frequenti interrogatori per estorcere la confessione, ma possono però anche includere varie forme di tortura. Anche qui sono presenti i controlli e check degli abiti, biancheria, ecc. I sospetti, le interpretazioni e la ricerca di prove possono danneggiare la relazione e portare a significativi rischi di abuso (fisico, sessuale e emotivo), così come suicidio e omicidio.
Per approfondimenti:
Batinic B., Duisin D. & Barisic J. (2013). Obsessive versus Delusional Jealousy. Psychiatria Danubina; Vol. 25, No. 3, pp 334-339.
Marazziti D., Consoli G., Albanese F., Laquidara E., Baroni S., Dell’Osso MC. (2010). Romantic Attachment and Subtypes/ Dimensions of Jealousy. Clin Pract Epidemiol Ment Health 2010; 6:53–58.