Adolescenza: capire se tollerare o preoccuparsi

di Ilaria Martelli Venturi

Cosa può fare un genitore per aiutare il figlio a canalizzare al meglio le sue risorse in questa fase delicata della vita?

Non di rado capita che arrivino nello studio di uno psicoterapeuta genitori preoccupatissimi per alcuni comportamenti messi in atto dai figli adolescenti. Le lamentele più comuni riguardano l’eccesso di disordine, il vivere la casa “come un albergo”, il chiudersi in camera senza raccontare mai nulla, non rispettare gli orari di rientro, rispondere male ai genitori, passare ore sui social, stare con la testa tra le nuvole e perdere tempo, fare uso sporadico di cannabis e alcool.

Si assiste a un conflitto acceso in cui il genitore vorrebbe che il figlio si comportasse in modo diverso e l’adolescente che reclama a gran voce i propri bisogni. Da questo conflitto molto spesso ne consegue un effetto paradossale: più il genitore diventa critico e invalidante, più l’adolescente  aumenta la frequenza proprio di quei comportamenti che per il genitore sono intollerabili alimentando il clima conflittuale all’interno della famiglia.

Cosa può fare un genitore per aiutare il figlio adolescente a canalizzare al meglio le sue risorse in questa fase delicata della vita?

Prima di tutto è bene che sappia distinguere tra quelli che sono i comportamenti da tollerare, perché tipici della fase adolescenziale, da quelli, invece, considerati problematici, per cui diventa necessario intervenire.

A tal proposito, nel manuale DBT (Dialectical Behavior Therapy) per adolescenti vengono  differenziati i comportamenti tipici di un adolescente da quelli atipici, per cui è necessario preoccuparsi.

Comportamenti tipici:

  • Frequenti malumori
  • Aumento della consapevolezza di sé e del proprio corpo
  • Maggiore tendenza a gironzolare senza avere una meta precisa
  • Aumento dei conflitti genitori-figli
  • Sensazione maggiore di invulnerabilità (ciò può condurre alla ricerca di sensazioni forti e alimentare condotte a rischio)
  • Sperimentazione di droghe, alcool e sigarette come uso sporadico e ricreativo e non abuso
  • Stress nel passaggio dalla scuola media alla scuola superiore
  • Marcata tendenza ad assumere atteggiamenti polemici, idealistici e critici
  • Raggiungimento di una maturità sessuale e forte spinta all’esplorazione e alla sperimentazione
  • Tendenza a vivere con forte stress le situazioni quotidiane in cui è chiamato a prendere delle decisioni
  • Forte bisogno di privacy
  • Forte interesse per la tecnologia e i social media.
  • Disordine nella stanza
  • Ritmo del sonno caratterizzato da una tendenza a fare tardi la notte e a dormire di più la mattina nel weekend

Comportamenti preoccupanti:

  • Stati d’animo più intensi, più dolorosi e più lunghi; comportamenti a rischio dipendenti dall’umore, depressione maggiore, attacchi di panico; gesti auto lesivi e pensieri suicidari
  • Fobia sociale e isolamento; perfezionismo e standard irrealistici; abbuffate, vomito e dieta restrittiva; igiene praticata in modo ossessivo o del tutto assente
  • Molteplicità di distrazioni che rendono impossibile il completamento di un compito o di un progetto, forte distraibilità, cronico ritardo agli appuntamenti
  • Abuso di sostanze, vendita di droghe, uso di sostanze tra pari, aggressioni fisiche o verbali, fughe da casa
  • Incidenti frequenti: scontri con forze dell’ordine, comportamenti a rischio estremi (fare skate sotto la metropolitana, guidare ubriachi), arresti
  • Rifiuto della scuola, bullismo (esercitato su altri o subito), assenze, insuccessi o abbandono scolastico
  • Messa in discussione e ribellione contro le regole e le convenzioni sociali
  • Tendenza a scontrarsi con le figure che esercitano un ruolo di autorità (genitori, insegnanti, ect.)
  • Promiscuità sessuale, partners multipli, pratiche sessuali non protette, gravidanze
  • Incapacità a prendere delle decisioni
  • Isolamento dalla famiglia, rottura della comunicazione, uso quotidiano di bugie e tendenza a nascondere le cose
  • Tendenza a trascorrere diverse ore al giorno di fronte al computer, su siti a rischio, chattando con partner conosciuti online e rivelando informazioni molto personali sui social network
  • Incapacità di provvedere a se stesso nei bisogni più elementari, stanza cronicamente in disordine, cibo avariato
  • Cronica tendenza a fare molto tardi la notte e a dormire quasi tutto il giorno nel weekend; ritardi o assenze da scuola dovute ai ritmi sonno-veglia alterati

Dunque, un genitore non deve tollerare tutto ma lasciare correre su quegli aspetti tipici della fase adolescenziale affinché il giovane trovi la sua direzione e possa sviluppare al massimo le sue potenzialità, contando su un genitore presente e capace di comprenderlo.

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