Depressione con aspetti atipici

di Sonia Di Munno

Una visione d’insieme delle peculiarità del disturbo

Diagnosi

Il disturbo depressivo maggiore  provoca un cambiamento nell’umore in cui vi è un sostanziale abbassamento dell’umore o una perdita di piacere e interesse, a questi si possono aggiungere dei sintomi come insonnia, perdita di peso, mancanza di concentrazione, pensieri di morte, ecc., compromettendo significativamente delle aree importanti della vita di chi ne soffre (lavoro, amici, famiglia).
Vi sono, però, ulteriori specificatori che inquadrano di più il tipo di depressione. Una delle tipologie di disturbo depressivo è la Depressione Atipica (AD), detta così perché presenta alcuni sintomi “invertiti” della depressione, come iperfagia (invece di mancanza di appetito), ipersonnia (vs insonnia), e la “paralisi plumbea” (sensazione prolungata di stanchezza e pesantezza alle gambe e alle braccia, che dura di più di un’ora al giorno per almeno tre mesi). A differenza della depressione “classica”, l’umore varia, diventando anche eutimico o allegro quando vi sono degli eventi positivi reali o potenziali (reattività emotiva). Chi ne soffre presenta, inoltre, un’elevata sensibilità al rifiuto interpersonale, non dipendente dall’umore depresso.

Epidemiologia

In un sondaggio nazionale condotto negli Stati Uniti nei primi anni ’90, una percentuale tra il 36 e il 39% dei pazienti con depressione presentava ipersonnia e iperfagia, compatibili con la depressione atipica. I risultati di un’indagine epidemiologica nazionale sulla popolazione americana eseguita, poi, dieci anni dopo hanno mostrato, inoltre, una prevalenza del 10,2% della depressione con caratteristiche atipiche nel corso della vita, mentre la prevalenza della depressione senza caratteristiche atipiche era del 6,3%.
Sono stati condotti numerosi studi neurobiologici e neuropsicologici sulla patogenesi dell’AD. Hanno prodotto risultati interessanti: gli studi sulla famiglia hanno fornito un supporto per la validità del sottotipo atipico della depressione maggiore. Infatti, in quelli condotti sui gemelli di sottotipi depressivi, sono stati osservati tassi di concordanza più elevati per il sottotipo atipico nei gemelli monozigoti rispetto ai gemelli dizigoti. Inoltre, la familiarità è risultata essere molto più preponderante nella depressione atipica rispetto a quella malinconica.

Meccanismi fisiopatologici e neuropsicologici

Dal punto di vista fisiopatologico e biologico, dagli studi di George P. Chrousos sono state riscontrate delle differenze nell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene nella secrezione della corticotropina: più specificatamente nella depressione melanconica vi è un’ipersecrezione di quest’ormone in risposta allo stress mentre nella depressione atipica vi è un iposecrezione e una minore attivazione di questo sistema biologico.
Dal punto di vista delle funzioni neuropsicologiche, recentemente è stata pubblicata una revisione sistematica della letteratura sugli studi neuropsicologici nella depressione malinconica e nell’AD. Gli autori hanno confrontato i risultati dei test cognitivi nel tipo di depressione malinconica e non malinconica (NMD). Secondo la recensione, i pazienti malinconici hanno prestazioni peggiori rispetto ai pazienti con NMD quando si tratta di compiti che coinvolgono la memoria verbale e visiva, la funzione esecutiva, l’attenzione e la durata sostenute, nonché la velocità psicomotoria. Gli autori hanno trovato che i test di fluidità verbale e le attività di velocità psicomotoria sembrano essere strumenti adatti per differenziare la depressione da depressione malinconica, poiché i pazienti malinconici hanno ottenuto risultati peggiori e hanno mostrato disabilità più ampie e maggiori rispetto ai pazienti con NMD.

Implicazioni con i problemi cardiovascolari

Molti studi hanno indagato l’incidenza di un maggior rischio di problemi cardiovascolari (CVD) con la depressione, tra questi vi è una ricerca cospicua di Stephanie M. Case del 2018: i risultati hanno dimostrato che gli intervistati con disturbo depressivo atipico avevano oltre il doppio delle probabilità di avere una problematica cardiovascolare nell’arco del tempo rispetto a quelli senza disturbo depressivo. Inoltre, gli adulti con depressione atipica, rispetto a quelli con depressione non atipica, hanno tassi o livelli più elevati di diversi fattori di rischio CVD, tra cui dislipidemia, ipertensione, diabete, obesità, sindrome metabolica, inattività fisica e infiammazione sistemica.

Ipotesi Psicologica

Dal punto di vista psicologico, vi è l’ipotesi che l’AD, caratterizzata da un’ipersensensibilità al rifiuto, sia la conseguenza di questo tratto di personalità, poiché il modello personale di sensibilità al rifiuto è sempre accompagnato da una varietà di problemi emotivi (ansia eccessiva) e comportamenti  auto-consolatori disregolati (sonno eccessivo e eccesso di cibo). Questo presupporrebbe che l’AD sia una depressione reattiva a questa sensibilità temperamentale. Inoltre, è stato in più studi dimostrato che pazienti con depressione atipica hanno molte comorbidità con i disturbi d’ansia (attacchi di panico, fobia sociale), disturbi alimentari e le depressioni stagionali. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), la depressione sarà tra le cause più comuni di malattia e morte prematura in tutto il mondo. L’identificazione del sottotipo atipico della depressione nella diagnosi, in termini di caratteristiche cliniche e biologiche, darebbe ai pazienti una possibilità in più per un trattamento personalizzato.

Per approfondimenti:

American Psychiatric Association (2014). Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali, quinta edizione. DSM-5. Raffaello Cortina Editore

Dorota Lojko, Janusz K Rybakowski (2017). Atypical depression: current perspectives. Neuropsychiatric Disease and Treatment

Stephanie M. Case, Manisha Sawhney, and Jesse C. Stewart (2018). Atypical Depression and Double Depression Predict New-Onset Cardiovascular Disease in U.S. Adults. Depress Anxiety. 2018 January ; 35(1): 10–17. doi:10.1002/da.22666.

Tyuvina N.A., Verbitskaya M.S., Stolyarova A.E. (2020). Atypical depression: selection criteria, systematics, approaches to therapy. Neurology, Neuropsychiatry, Psychosomatics. 12(2):98–103.

Foto di Kat Jayne da Pexels

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