di Rossella Cascone
Le difficoltà legate all’infertilità sono un problema sempre più diffuso che provoca importanti conseguenze sulla qualità della vita della donna e della coppia, in termini di salute fisica, salute mentale e salute sociale
Nell’articolo Le conseguenze emotive dell’infertilità, abbiamo illustrato le complicazioni emotive legate all’infertilità e le possibili conseguenze di queste sull’individuo e sulla coppia.
Esiste la possibilità che si possano sviluppare disturbi psicologici, prima, durante e dopo la diagnosi di infertilità e che questi possano interferire con la possibilità di fecondazione.
Risulta quindi sicuramente molto importante, durante la presa in carico dell’individuo o della coppia in un percorso di sostegno o di psicoterapia, indagare i fattori cognitivi, i problemi sessuali e di coppia, le risorse esterne a disposizione e le capacità relazionali. Questa esplorazione permetterà successivamente di intervenire sulle modalità che vengono utilizzare per gestire lo stress provocato dall’infertilità, il quale può avere effetti importanti anche sull’esito del trattamento di procreazione.
Qualora si sviluppassero disturbi psicologici, molte ricerche suggeriscono di utilizzare il trattamento psicoterapeutico in combinazione con l’approccio terapeutico dell’infertilità.
In letteratura, oltre alle ricerche focalizzate sull’individuazione e la comprensione dei sintomi o degli aspetti psicologici correlati, vi sono svariate ricerche che si sono focalizzate maggiormente sullo studio dell’efficacia dei trattamenti volti alla prevenzione dei disagi psichici degli individui o delle coppie con problemi di infertilità.
In particolare, vi sono ricerche interessanti che hanno indagato l’efficacia dei trattamenti di tipo cognitivo comportamentale (CBT), in cui viene dimostrata la maggiore efficacia di questi ultimi rispetto ad altri interventi psicoterapeutici.
Leili Mosalaneiaj e collaboratori, hanno sottoposto gruppi di donne infertili a trattamenti di terapia cognitivo comportamentale di gruppo, mettendole a confronto con un gruppo di controllo che non aveva ricevuto alcun trattamento. In questa ricerca sono stati considerati due aspetti che negli interventi con persone infertili possono essere considerati degli obiettivi: l’aumento della flessibilità, ovvero la caratteristica di personalità che favorisce l’accettazione, l’adattamento e la tollerabilità in situazioni stressanti, e la capacità di gestire lo stress in modo funzionale (stile di coping), ovvero quei comportamenti messi in atto di fronte a eventi stressanti.
I risultati hanno mostrato che le donne sottoposte a CBT presentavano un miglioramento nella flessibilità e un cambiamento nelle strategie di coping in senso più funzionale.
In un secondo studio degli stessi autori, sempre attraverso dei trattamenti di terapia cognitivo comportamentale, oltre a intervenire sulle credenze disfunzionali e la ristrutturazione cognitiva, gli psicologi fornivano dei feedback rispetto alla condivisione delle emozioni relative all’infertilità, intervenendo così sugli aspetti emotivi tramite il riconoscimento e la validazione. Anche in questo caso, le donne che avevano partecipato all’intervento CBT mostravano una riduzione significativa dei livelli di ansia, di depressione e più in generale nella percezione dello stress.
In uno studio di Mahbobeh Faramarzi e collaboratori, è stato confrontato l’intervento CBT con la farmacoterapia su un campione di 89 donne infertili cui era stata rivelata una moderata depressione attraverso il BDI (Beck Depression Inventory ), con lo scopo di osservare eventuali cambiamenti nella percezione di sé e nelle aree maggiormente coinvolte dallo stress dell’infertilità.
Anche in questo caso il trattamento CBT si è rivelato più efficace rispetto al farmaco nel ridurre la percezione dello stress sulla sfera relazionale, sessuale e sulla rappresentazione di sé senza figli.
I risultati mostrati sono coerenti con quelli di studi precedenti, nei quali viene mostrato come la psicoterapia cognitiva riesca a ridurre i sintomi fisici e psicologici di ansia, depressione, insonnia, e altri sintomi psicosomatici, focalizzando l’intervento sul riconoscimento di pensieri negativi rispetto a sé e alla genitorialità, sulla ristrutturazione cognitiva, sulla gestione del rimuginio ( forma di pensiero ripetitivo che funge da meccanismo di mantenimento di stati d’ansia e depressivi) e su alcune tecniche comportamentali, come esercizi di rilassamento o immaginativi, oltre a svolgere un lavoro specifico improntato alla condivisione dei vissuti emotivi.
Alla luce di quanto descritto, la CBT potrebbe quindi essere un modo efficace per diminuire i sintomi depressivi e ansiosi durante le diverse fasi del trattamento dell’infertilità. Inoltre, la terapia cognitivo-comportamentale di gruppo sembra rafforzare la capacità della coppia infertile di affrontare eventuali cambiamenti e lo stress durante il trattamento dell’infertilità.
Proprio per l’efficacia dimostrata, questi trattamenti risultano essere quelli maggiormente proposti all’interno dei centri PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), nonostante non vi sia un protocollo d’elezione riconosciuto ufficialmente,
In conclusione, risulta sicuramente molto importante che la direzione della clinica e della ricerca debba essere quella di strutturare degli interventi con lo scopo non solo di trattare e ridurre ma soprattutto di prevenire l’incidenza dello stress legato all’infertilità.
Per approfondimenti
Benyamini Y, Gozlan M., Kokia E. (2009). Women’s and men’s, perceptions of infertility and their associations with psychological adjustment: a dyadic approach. British Journal of Health Psycology; 14(1): 1-16.
Domar A.D., Seibel M.M., Benson H. (1990). The mind/body program for infertility: a new behavioral treatment approach for women with infertility. Fertility and Sterility; 53(2): 246-249.
Faramarzi M., Pasha H., Esmailzadeh S., Kheirkhah F., Heidary S., Afshar Z. (2013). The Effect of The Cognitive Behavioral Therapy and Pharmacotherapy on Infertility Stress: A Randomized Controlled Trial, Int J Fertil Steril, Vol 7, No 3, Oct-Dec 2013
Mosalanejad L., Khodabakshi Koolaee A., Jamali S., 2012, Effect of Group Cognitive Behavioral Therapy on Hardiness and Coping Strategies Among Infertile Women Receiving Assisted Reproductive Therapy, Iran J Psychiatry Behav Sci, Volume 6, Number 2.
Mosalanejad L., Khodabakhshi Koolaee A., Morshed Behbahani B., 2012, Looking Out for The Secret Wound: The Effect of E-Cognitive Group Therapy with Emotional Disclosure on The Status of Mental Health in Infertile Women, Int J Fertil Steril, Vol 6, No 2, Jul-Sep