di Rossella Cascone, Carlo Buonanno e Chiara Baglioni
Mercoledì 4 Maggio 2022
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna, crediamo sia utile dare rilievo a uno dei disturbi più frequenti di cui soffrono tante future mamme e neomamme. L’insonnia.
L’insonnia è tra i disturbi più comuni nella popolazione generale e tra quelli più presentati nella pratica medica. Si presenta come una difficoltà a iniziare e/o a mantenere il sonno e che si associa a sintomi diurni, quali l’aumento della percezione della fatica, l’umore negativo, le difficoltà di concentrazione e di memorizzazione, oltre che una maggiore, diffusa irritabilità. Il disturbo è così comune nel periodo perinatale che tende a essere visto come una naturale conseguenza della gravidanza o dei primi mesi di vita del bambino e non come una condizione che meriti attenzione clinica. Molti ritengono che i problemi del sonno si estinguano nel tempo laddove, al contrario, l’evidenza empirica ha mostrato che la presenza di insonnia nel periodo perinatale può essere correlata a conseguenze gravi sia per la donna, sia per il bambino.
Il sonno è un processo psicofisiologico fondamentale, che occupa fino a un terzo della durata della vita di una persona. Un sonno insufficiente in termini di durata, di continuità o qualità aumenta il rischio di sviluppare problematiche di salute come malattie cardiovascolari, diabete, depressione e ansia. Il sonno inoltre è un importante processo psicofisiologico di regolazione che influenza l’umore, la regolazione delle emozioni e il comportamento impulsivo, mediatori chiave della regolazione dello stress.
In particolare, durante la gravidanza, le donne sperimentano frequentemente disturbi del sonno, come i disturbi del movimento, la sindrome delle gambe senza riposo e, appunto, l’insonnia. Il sonno delle donne durante la gravidanza e nel post partum è alterato da una serie di fattori: anatomici, endocrinologi, fisiologici, psicologici, comportamentali, socio economici e culturali. Nel 2007, La National Sleep Foundation’s Women and Sleep Survey ha rivelato che fino al 78% delle donne lamenta un sonno disturbato nel terzo trimestre di gravidanza. Tuttavia, le donne incinte sperimentano alterazioni del sonno in tutte le settimane gestazionali e non solo durante la fine della gravidanza. I problemi più comuni riportati in gravidanza durante tutte e tre i trimestri includono la breve durata e la scarsa qualità del sonno, così come difficoltà a iniziarlo e a mantenerlo. In particolare, come riportato da Swanson e Sedov, l’insonnia può colpire più del 50% delle donne incinte, arrivando a una prevalenza pari all’80% durante il terzo trimestre. Alcune ricerche hanno mostrato come fattori ormonali, fisici ed emotivi che accompagnano la gravidanza siano in correlazione con un rischio maggiore di sviluppo di insonnia. Inoltre, la messa in atto di comportamenti mal adattivi, insieme ad altri disturbi, quali quelli respiratori del sonno e la sindrome delle gambe senza riposo (che sono frequentemente sperimentati durante l’ultimo trimestre), possano far perdurare l’insonnia e portare ad un sovraccarico di stress, con conseguenti effetti negativi. In alcune recenti rassegne sull’argomento viene sottolineato come le difficoltà nell’inizio e nel mantenimento del sonno possano avere un ruolo nell’esporre la donna a un rischio maggiore di subire un parto cesareo di urgenza, sviluppare un diabete gestionale, riportare sintomi di psicopatologia nel periodo perinatale, in particolare di depressione pre e post natale. Si è inoltre visto come lo stile di sonno materno in gravidanza possa influire sul sonno del bambino, ovvero come il sonno materno disturbato in gravidanza si associ ad un sonno di qualità peggiore del bambino nei primi mesi di vita. A sua volta, il sonno disturbato di un bambino piccolo andrà ad inficiare la qualità del sonno dei genitori e quindi divenire un problema familiare. Inoltre, diversi studi hanno sottolineato come un sonno disturbato nella prima infanzia possa associarsi a una maggiore vulnerabilità per la qualità del sonno e per la salute mentale del bambino nelle fasi di vita successive.
In questo quadro, la valutazione tempestiva dell’insonnia e una sua gestione appropriata potrebbero avere un ruolo importante nella prevenzione della psicopatologia post partum e offrire sollievo alle donne in cui si sono sviluppati i sintomi di questo disturbo. È importante sapere però che molte donne incinte non cercano un trattamento per l’insonnia perché pensano che si risolverà naturalmente dopo la nascita del bambino o desiderano evitare i farmaci a causa delle preoccupazioni per gli effetti negativi sul feto. Le linee guida del National Institute for Health and Clincal Excellence (NICE) sulla salute mentale prenatale e post natale raccomandano che, ove possibile, le terapie psicologiche dovrebbero essere il trattamento di prima scelta per condizioni da lievi a moderate, sottolineando in particolare l’efficacia della terapia cognitivo comportamentale per l’insonnia (CBT-I), ritenuta l’intervento di prima linea per il disturbo.
In una recente rassegna, pubblicata su Sleep Medicine Reviews, viene evidenziata l’efficacia della CBT-I per le donne in gravidanza e viene sottolineato, inoltre, che questo tipo di intervento è preferito dalle donne rispetto alla farmacoterapia e all’agopuntura. Le evidenze scientifiche mostrano che la CBT-I ha un effetto benefico anche sui sintomi in comorbilità, avendo così il potenziale di prevenire esiti negativi per la salute. In conclusione, sembra che intervenire prontamente durante la gravidanza offra enormi vantaggi sia nell’alleviare i sintomi legati al disturbo di insonnia, sia per possibili effetti preventivi sulla psicopatologia perinatale.
Per approfondire
Bacaro V., Benz F., Pappaccogli A., De Bartolo P., Johann A.F.(2020); Interventions for sleep problems during pregnancy: A systematic review. Sleep Med Rev, Apr. 50:101234;
Baglioni C., Tang N. K. Y., Johann A.F., Altena E., Bramante A., Riemann D., Palagini L. (2020); Insomnia and poor sleep quality during peripartum: a family issue with potential long term consequences on mental health. J Matern Fetale Neonatale Med, dic. 2;1-9
Palagini L, Bramante A., Baglioni C., Tang N., Grassi L., Altena E., Johann A.f., Geoffroy P.A., Biggio G., Mencacci C., Sharma V., Riemann D. (2022); Insomnia evaluation and treatment during peripartum: a joint position paper from the European Insomnia Network task force “Sleep and Women,” the Italian Marcè Society and international experts task force for perinatal mental health. Arch Womens Ment Health, Apr 13.
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foto di Chiara Baglioni