Corso Intensivo sulla Schema Therapy 2016: Workshop 2

di Elena Bilotta

Il secondo Workshop del Corso Intensivo sulla Schema Therapy (per leggere il resoconto del primo Workshop clicca qui) ha affrontato le tecniche esperienziali di questo approccio alla cura dei disturbi di personalità. Il workshop è stato condotto dalla Dott.ssa Barbara Basile*, che ci ha introdotto all’analisi degli stili di coping (o coping mode) del paziente e alla conduzione di pratiche immaginative per affrontarli. 

Tutto il lavoro del terapeuta, nella Schema Therapy, mira a portare alla luce i bisogni emotivi frustrati del paziente, che lo spingono ad attivare sistematicamente un determinato “mode”, o stato emotivo specifico, al quale poi si associano una serie di reazioni. Queste ultime, definite “coping mode” e identificate in tre categorie (i.e., sottomissione, evitamento e ipercompensazione), sono strategie che da una parte permettono una riduzione automatica della tensione emotiva, ma dall’altra sono associate alla manifestazione di una serie di evidenti sintomi di sofferenza (ad esempio, tollerare abusi senza reagire, usare sostanze, manipolare, etc.). Leggi tutto “Corso Intensivo sulla Schema Therapy 2016: Workshop 2”

Psicoterapia cognitiva dell’infanzia e dell’adolescenza

di Antonella D’Innocenzo

Da circa un mese in libreria “Psicoterapia cognitiva dell’infanzia e dell’adolescenza. Nuovi sviluppi” edito da FrancoAngeli, a cura di Francesco Mancini, medico, specialista in neuropsichiatria infantile, psicoterapeuta e direttore delle scuole di Psicoterapia Cognitiva APC e SPC, Lorenza Isola e Giuseppe Romano, psicologi psicoterapeuti, docenti e didatti delle scuole APC e SPC e rispettivamente responsabile e coordinatore dell’Equipe per l’Età Evolutiva presente all’interno delle stesse scuole. psicoterapia-cognitiva-dell-infanzia-e-dell-adolescenza-nuovi-sviluppi

Il manuale riunisce i contributi di psicoterapeuti che da anni si occupano di psicopatologia infantile e utilizzano l’approccio cognitivo comportamentale nella formulazione del caso e nella pianificazione dell’intervento.

Leggi tutto “Psicoterapia cognitiva dell’infanzia e dell’adolescenza”

L’importanza della valutazione neuropsicologica nella diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative

di Annalisa Bello, Rocco Luca Cimmino e Simone Migliore

Uno studio pubblicato dalla prestigiosa rivista Lancet (Forouzanfar MH., et al. “Global, regional, and national comparative risk assessment of 79 behavioural, environmental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks in 188 countries, 1990–2013: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2013.” The Lancet, 2015) afferma che l’aspettativa di vita è cresciuta dal 1990 mediamente in tutto il mondo, e non solo nei paesi industrializzati, di circa sei anni (6,6 per le donne e 5,8 per gli uomini). Leggi tutto “L’importanza della valutazione neuropsicologica nella diagnosi precoce delle malattie neurodegenerative”

La rivincita di Freud?

 

a cura di Paolo Rosamilia e Niccolò Varrucciu

L’enciclopedia Treccani definisce la psicoterapia come un sistema curativo delle sofferenze psichiche basato sull’uso di mezzi psicologici, suscettibile di essere condotta nei modi più disparati: su base empirica, con riferimento a concezioni religiose o filosofiche, sulla guida di dottrine psicopatologiche (http://www.treccani.it/enciclopedia/psicoterapia/).

Wikipedia, una delle fonti maggiormente fruibili dalla popolazione generale, la denota come un sistema di cura fondato sull’impiego di mezzi psichici conseguiti nell’ambito del rapporto d’interazione terapeuta-paziente e diretti essenzialmente a ricostituire o rafforzare l’efficienza funzionale della personalità (https://it.wikipedia.org/wiki/Psicoterapia). Leggi tutto “La rivincita di Freud?”

Ciclo di Seminari: "Gli Approcci Terapeutici di Nuova Generazione"

di Maurizio Brasini

Il ciclo di seminari si è svolto dal 14 al 28 Gennaio 2016 presso l’Università degli Studi de L’Aquila, Dipartimento Mesva, Area Psicologia. Hanno partecipato come relatori i seguenti docenti e didatti APC-SPC (in ordine alfabetico): Barbara Basile, Barbara Barcaccia, Carlo Buonanno, Katia Tenore, Roberta Trincas.

Quando abbiamo deciso di proporre questo ciclo di seminari, l’intento comune che ci ha animati era di portare ai nostri giovani futuri colleghi, studenti di Psicologia, una visione aggiornata e al tempo stesso unitaria della psicoterapia cognitiva. Leggi tutto “Ciclo di Seminari: "Gli Approcci Terapeutici di Nuova Generazione"”

Cyber-torpore

dalla Redazione

Segnaliamo un articolo di Carlo Buonanno, didatta e docente delle Scuole di Psicoterapia Cognitiva SPC e APC di Roma, apparsoArt tempo cyber torpore-p1 sul quotidiano “il Tempo”, che ha come oggetto la dipendenza dalla rete. Una riflessione leggera sugli stati mentali legati all’esposizione e al consumo incontrollato di internet. Buona lettura…

http://www.iltempo.it/rubriche/salute/2016/01/29/il-cyber-torpore-si-cura-imparando-a-condividerlo-1.1503193

Workshop sulla Compassion Focused Therapy nel trattamento della rabbia problematica.

di Rosita Maglio

Si è conclusa da poco a Manchester la 4ª edizione della Conferenza Internazionale sulla Terapia Focalizzata sulla Compassione (21-23 ottobre, 2015). Il giorno precedente l’inizio della conferenza c’è stata la possibilità di partecipare ad alcuni workshop formativi, tra i quali quello tenuto dal Prof. Russell Kolts dell’Università della Eastern Washington, centrato sull’applicazione della Compassion Focused Therapy (CFT) nel trattamento della rabbia problematica.

Il Prof. Kolts svolge anche attività clinica in ambito forense, lavorando nelle prigioni, con pazienti che presentano problematiche legate alla rabbia. Il modello da lui proposto si basa sull’approccio sviluppato dal Prof. Paul Gilbert e ruota intorno all’idea di promuovere nel soggetto meccanismi più funzionali di controllo della rabbia, partendo dal presupposto che il soggetto agisce ponendo in essere strategie maladattive che però non sceglie consapevolmente di mettere in atto. Strutturalmente, il workshop ha visto una prima parte introduttiva, dove è stata presentata l’emozione della rabbia nell’ottica della CFT ed il motivo per il quale sarebbe auspicabile utilizzare un approccio compassionevole nel trattamento della rabbia problematica. La seconda parte ha riguardato l’applicazione della CFT nel trattamento della rabbia. Leggi tutto “Workshop sulla Compassion Focused Therapy nel trattamento della rabbia problematica.”

I disturbi da TIC e la Sindrome di Tourette in età evolutiva

di Giada Di Biase

Lo scorso 13 Novembre, ad Ancona, si è tenuto il workshop dal titolo “I Disturbi da Tic e la Sindrome di Tourette in età evolutiva: l’intervento psicoterapeutico secondo l’approccio Cognitivo Comportamentale” organizzato dalla Scuola di Psicoterapia Cognitiva SPC s.r.l., sede di Ancona.

L’evento si è posto come obiettivo principale quello di inquadrare il Disturbo da Tic e la Sindrome di Tourette in comorbilità con altri Disturbi, quali il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) e il Disturbo da Deficit d’Attenzione con Iperattività (DDAI) e dedicare una particolare attenzione al trattamento. La mattinata si è aperta con un breve intervento introduttivo del Dottor Giuseppe Romano, Psicologo e Psicoterapeuta, Didatta e Docente della Scuola di Psicoterapia Cognitiva SPC e membro dell’Equipe per l’età evolutiva APC-SPC, che ha posto l’accento sull’importanza di comprendere gli aspetti rilevanti, sia fenomenologici che psicologici, dei diversi quadri psicopatologici e la comorbilità con altri Disturbi, per la ripercussione elevata che questi hanno sulla qualità di vita dei bambini che ne sono affetti, interferendo con il loro sviluppo affettivo e relazionale. Leggi tutto “I disturbi da TIC e la Sindrome di Tourette in età evolutiva”

Internet addiction

di Carlo Buonanno

(articolo pubblicato il 19 Novembre 2015 su “Gli Psicologi”, Rivista di Psicologia Online)

Correva l’anno 1996, quando Kimberly S. Young, ricercatrice dell’Università di Pittsburgh pubblicava uno dei primi articoli su internet addiction. Sono trascorsi quasi vent’anni e, pur non avendo ancora dignità di diagnosi, il fenomeno della dipendenza da internet è aumentato parallelamente al desiderio di connettersi. Navigare senza fare alcunché di utile, se non perseguire uno stato di assorbimento. Fare surf così come zapping. Riempirsi la testa di dati, immagini che scorrono a cascata e che alla fine non costituiscono alcun mosaico che abbia senso… continua su www.glipsicologi.info