Quanto la nascita di un figlio può incidere sull'umore della madre

di Alessandra Nachira

Numerosi studi sostengono che le prime settimane successive al parto sono a più alto rischio di disturbi psichiatrici

La nascita di un figlio è per la donna un momento emotivamente molto delicato. Nella fase successiva al parto, la donna può sperimentare insieme un senso di soddisfazione per essere diventata madre e un senso di responsabilità verso il proprio piccolo. In alcuni casi, però, può coesistere uno stato di labilità emozionale che può sfociare in veri e propri disturbi dell’umore. Tali disturbi risultano essere molto frequenti: in particolare, più dell’85% delle donne ne soffre durante il post-partum, per la maggior parte con disturbi transitori e lievi. Il 10-15% di esse, invece, può essere affetto da disturbi più gravi che possono evolvere o in forme di depressione maggiore o, in rarissimi casi (circa lo 0,1-0,2%), in vere e proprie forme di psicosi. Numerosi studi, infatti, sostengono che le prime settimane successive al parto sono a più alto rischio di disturbi psichiatrici.
La depressione post-partum può essere suddivisa in tre categorie, a seconda della sintomatologia e gravità presentate:

Postpartum blues (“blues” significa malinconia): colpisce le donne nel 60%-80% dei casi. Si manifesta nei primi tre giorni dopo il parto e può risolversi naturalmente entro dieci giorni. La sensazione generale che si sperimenta è di “non sentirsi più la stessa” e spesso si accompagna alla tristezza, che permane per buona parte della giornata. I sintomi principali possono essere: sentimenti di inadeguatezza nei confronti del neonato, irritabilità, nervosismo, labilità emotiva con crisi di pianto senza motivo apparente, difficoltà a dormire, perdita di appetito e calo ponderale, iperattività. Leggi tutto “Quanto la nascita di un figlio può incidere sull'umore della madre”