Risultati di una ricerca clinica internazionale: utilità nel proporre la diagnosi di Disturbo Traumatico dello Sviluppo

di Graziella Pisano

Da tempo i clinici osservano che pazienti sopravvissuti a traumi interpersonali infantili manifestano sintomi di disregolazione quali: problemi nel gestire stati emotivi estremi, comportamento distruttivo, sintomi somatoformi, conflitti o ritiro relazionale, e impoverimento dell’identità. G. Liotti, occupandosi da svariati anni di questa tipologia di disturbo definisce tale quadro sindromico Disturbo da Stress Post Traumatico complesso (cPTSD),evidenziandone come elementi cardine:sentimenti di vuoto, impotenza, colpa; ostilità, irritabilità e sfiducia in sé e negli altri, sentimenti di indegnità che conducono ad isolamento sociale e vergogna; stati mentali dissociativi; perdita di coerenza nelle rappresentazioni di sé; sintomi somatoformi; problemi di regolazione emotiva; vulnerabilità ad atti auto-lesivi e aggressioni esterne; dipendenza coesistente con “fobia dell’attaccamento”.Sostanziali evidenze indicano che i bambini traumatizzati sono a rischio di sviluppare queste disregolazioni biopsicosociali in aggiunta o in assenza di PTSD. La disregolazione presente nei bambini e negli  adolescenti plurivittimizzati non conduce a pluridiagnosi e non rientra neanche nel PTSD oppure in altri disordini psichiatrici,da ciò la necessità clinica di avere un quadro sindromico di riferimento.
A tal proposito Ford J. D. e coll. (2013) hanno intervistato 472 professionisti che si occupano di bambini tra cui psicologi, assistenti sociali, pediatri, educatori, al fine di valutare i criteri proposti per la diagnosi del disturbo traumatico dello sviluppo sulla base dell’utilità di tale diagnosi per la formulazione del caso clinico e la successiva pianificazione del trattamento, e sulla base della discriminabilità ovvero delle differenze rispetto a criteri diagnostici relativi ad altri disturbi psichici. Leggi tutto “Risultati di una ricerca clinica internazionale: utilità nel proporre la diagnosi di Disturbo Traumatico dello Sviluppo”