di Sonia Di Munno
curato da Elena Bilotta
Le eccessive, persistenti e pervasive preoccupazioni sul futuro, sono il principale sintomo dei disturbi d’ansia e, in maniera particolare, del Disturbo d’Ansia Generalizzato (GAD). Chi ne soffre riporta anche diversi sintomi come la difficoltà di concentrazione, irritabilità, tensione muscolare ecc. Il tutto inficia sulla qualità della vita. Nel GAD, è molto alto il rimuginio inteso come forma di pensiero ciclico, negativo e ricorrente; esso consiste nel rimanere intrappolati nel proprio pensiero negativo immaginando continuamente situazioni negative che potrebbero accadere in futuro.
Molti autori hanno riscontrato che le persone con un eccessivo rimuginio, ricorrono più ad una preoccupazione di tipo verbale (discorso mentale) al fine di evitare delle immagini mentali angoscianti e, anche se questo sortisce un effetto di rassicurazione e diminuzione dell’ansia nel breve tempo, nel lungo termine genera immagini e pensieri più intrusivi e resistenti rispetto al pensare solo per immagini. A sostegno di tale tesi, alcuni autori hanno trovato che in un gruppo di alti rimuginatori a cui era stato dato il compito di preoccuparsi usando forme verbali, erano aumentati i rimuginii rispetto ad un altro gruppo a cui era stato detto di preoccuparsi pensando per immagini. Tutto ciò sembra fornire l’idea che il pensiero verbale sia la chiave per far aumentare la preoccupazione o ansia patologica. Leggi tutto “Pensare positivo aiuta a vivere meglio: verità o leggenda?”