Sensi di colpa e psicoterapia

di Angelo Maria Saliani

Per far sì che il paziente si liberi dei sensi di colpa patogeni, il terapeuta dovrà superare i test a cui sarà sottoposto dal suo assistito

Secondo Weiss e Sampson, padri della Control-Mastery Theory (CMT), la sofferenza emotiva è spesso determinata dai sensi di colpa. Da questi sarebbe possibile affrancarsi se solo si avesse modo di sperimentare quel senso di sicurezza necessario per riconoscere e abbandonare le credenze patogene che ne sono alla base e che ostacolano il benessere psicologico. Il terapeuta ha questo compito cruciale: far sentire il paziente al sicuro. Per riuscire nell’intento terapeutico, deve superare i test ai quali il suo assistito lo sottopone nel corso della terapia, ipotizzando e formulando, dopo le prime sedute, quello che gli autori chiamano “il piano inconscio del paziente”. In particolare, deve: 1. individuare gli obiettivi sani e piacevoli del paziente; 2. riconoscere le credenze patogene e i sensi di colpa che ostacolano il perseguimento di questi obiettivi; 3. capire quali traumi del passato hanno portato allo sviluppo delle credenze patogene; 4. prevedere i test ai cui sarà sottoposto; 5. ipotizzare gli insight (le intuizioni risolutrici) utili al perseguimento del piano.
Secondo la CMT, le credenze patogene sono, dunque, l’elemento fondamentale nella spiegazione della sofferenza emotiva e, al tempo stesso, il bersaglio dell’intervento terapeutico. Leggi tutto “Sensi di colpa e psicoterapia”