di Emanuela Pidri
L’approccio didattico-motivazionale come strumento utile alla didattica a distanza
L’emergenza sanitaria in atto ha causato uno stop forzato portando inevitabilmente a ripercussioni negative anche sulle condizioni psicologiche dei bambini. Secondo una recente indagine dell’American Health Association, un bambino su cinque ha manifestato sintomi depressivi e stato di infelicità per via della mancanza di relazione con i coetanei; mentre secondo una ricerca pubblicata su Psychology Today, un periodo prolungato di desocializzazione scaturisce in un deficit di attenzione e capacità di espressione. Il protrarsi di tempo eccessivo davanti allo schermo può provocare deficit di sonno che possono aggravare il rischio di ansia e depressione. La ricerca, inoltre, conclude che l’eccesso di esposizione alle tecnologie potrebbe portare, nell’arco di cinque anni, a un aumento nel numero di alunni con problemi emotivi, sociali e comportamentali e con una riduzione dell’empatia. Per potenziare le capacità multitasking dei bambini attraverso lezioni a distanza, fondamentali per non perdere il rapporto con docenti e compagni di classe, potrebbe essere importante introdurre un approccio volto alla motivazione. L’approccio didattico-motivazionale è un approccio innovativo che pone la motivazione come obiettivo scolastico da perseguire nel processo di istruzione. Partendo da questa idea, occorre quindi pianificare interventi didattici specifici, comprendere quali scelte didattiche possono creare ambienti on line di apprendimento motivanti, sviluppare e selezionare forme di insegnamento motivanti fruibili anche virtualmente. Un’azione didattica creativa e dotata di molteplici sfumature può prevenire la demotivazione degli studenti ed educare a un permanente interesse ad apprendere anche se la didattica non può avvenire di persona ma tramite PC.
In letteratura sono presenti varie tecniche:
- lo Student Teams Achievement Divisions è una tecnica che si basa sulle nozioni motivazionali di ricompensa di gruppo accessibili virtualmente (come ad esempio un voto in più sul compito), di pari opportunità, di successo e di responsabilità individuale. Implica la conduzione di gruppi di apprendimento lungo una sequenza di fasi: a) presentazione dei contenuti da apprendere, b) formazione dei gruppi, c) lavoro di gruppo anche tramite Whatsapp, d) risultati.
- Il Jigsaw, letteralmente “gioco di costruzione ad incastro”, impegna i membri dei gruppi su livelli di compito diversi e ha il vantaggio di valorizzare tutti i componenti poiché offre a ognuno la possibilità di dare un contributo personale allo sviluppo della conoscenza su un determinato argomento.
- Il Group Investigation può favorire lo sviluppo di un alto senso di responsabilità, processi cognitivi di autoregolazione, della capacità di presa di decisione e della disponibilità ad aiutarsi reciprocamente. L’obiettivo formativo è promuovere nello studente la capacità di auto-motivarsi non escludendo i feedback educativi positivi degli insegnanti poiché, sulla base di questi, gli alunni si costruiscono un’immagine di sé e si attribuiscono un valore. Le lezioni in videoconferenza, inoltre, favoriscono gli stimoli visivi e auditivi consentendo di restare in contatto con i propri docenti e compagni di classe, mantenendo un senso di continuità del percorso scolastico.
Nella sua strutturazione virtuale l’approccio didattico-motivazionale, con l’ausilio dei genitori, dovrebbe prevedere: attività ludiche che ricordino l’ambiente scolastico per non far pesare sui bambini l’assenza relazionale del gruppo classe; attività di recupero dei concetti di memoria culturale e tradizione familiare con lo scopo di combinare espressioni creative, rilassamento e azioni; attività motorie meglio all’aria aperta per garantire un corretto sviluppo psicofisico. È fondamentale non sopperire la routine, che aiuta a orientarsi a livello spaziale, relazione e temporale, sviluppando una sicurezza interna per compiere le semplici azioni quotidiane. Lo scopo ultimo è quello di garantire un ambiente di crescita graduale il più sano possibile con le risorse a disposizione, contenendo il Covid-19.
Per approfondimenti:
COMOGLIO M., CARDOSO M.A., (1996). Insegnare e apprendere in gruppo. Il Cooperative Learning. LAS Roma
SLAVIN R. (1980) Cooperative Learning. Review of Educational Research
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