Meglio un cucchiaino di Nutella oggi…

di Carlo Buonanno

La gratitudine inibisce l’impulso alla gratificazione immediata dei bisogni e favorisce l’autocontrollo

Che relazione c’è tra la Nutella e la gratitudine? Siamo grati per quel gusto intenso che nei momenti di malinconia sembra cura a buon mercato. Ma chi di noi abitualmente gode degli effetti della cioccolata conosce bene anche il rimorso per aver trasgredito una delle regole fondamentali del mangiar sano. Il rimorso, tuttavia, non basta. Un attimo dopo, se l’umore non è cambiato, affondiamo il cucchiaino nel barattolo, per buona pace della dieta. In altri termini, paghiamo pegno all’impulsività.
Una visione diffusa in psicologia identifica nelle emozioni i nemici giurati della pazienza e suggerisce che, se vogliamo resistere alle tentazioni, dobbiamo sopprimere le risposte affettivamente “calde”. In ogni caso, se da un lato alcune emozioni possono alimentare l’irresistibile desiderio di rapida soddisfazione di un bisogno, altre potrebbero agire nella maniera opposta, favorendo l’inibizione dell’impulso alla gratificazione immediata. La gratitudine rientrerebbe tra le condizioni dell’esistenza in grado di favorire l’autocontrollo.
In un report apparso recentemente su Emotion, Leah Dickens e David DeSteno hanno descritto la relazione tra gratitudine e autocontrollo, utilizzando il temporal discounting, paradigma sperimentale per la valutazione dell’impulsività, ovvero di quella regola che prescrive “meglio un uovo oggi che una gallina domani”. Leggi tutto “Meglio un cucchiaino di Nutella oggi…”