di Maria Pontillo e Stefano Vicari
Sottoporre il paziente all’ “Intervista semistrutturata per la valutazione delle sindromi prodromiche” per verificare la presenza di rischio psicotico
La prima definizione condivisa di Psychosis Risk Syndrome (PRS) è stata sviluppata dal gruppo australiano guidato da Patrick McGorry e può essere riassunta come una condizione clinica caratterizzata da sintomi psicotici tipici (quali allucinazioni, deliri e disorganizzazione dell’eloquio) che tuttavia si manifestano con frequenza, durata e intensità inferiori rispetto a quelli di soggetti con psicosi franca.
I soggetti con tale condizione presentano un tasso di transizione verso l’esordio psicotico che va dal 10% al 40% entro i due anni.
Diversi studi randomizzati controllati evidenziano che la PRS e il deterioramento funzionale associato possono essere trattati ritardando o addirittura prevenendo la transizione a un disturbo psicotico franco grazie a modalità di diagnosi-intervento precoci.
Da qui la necessità di strumenti di valutazione specifici. Leggi tutto “La sindrome di rischio psicotico: cos’è e come si valuta”