Il costrutto dell’assertività

di Doriana Chirico
a cura di Olga IIriti

Tra pensiero, comportamento ed emozione

L’assertività è la capacità di esprimere opinioni personali, bisogni e desideri, tenendo conto e rispettando quelli altrui (Rakus, 1991). Questo stile di comunicazione permette di stabilire relazioni interpersonali positive, costanti nel tempo e reciprocamente gratificanti, attraverso 4 abilità fondamentali:

    • Espressione di sentimenti negativi;
    • Espressione e gestione dei limiti personali;
    • Prendere l’iniziativa;
    • Espressione di sentimenti positivi.

Al contrario, lo stile di comunicazione aggressivo (tendenza a considerare sé stessi, i propri bisogni e diritti come più importanti di quelli altrui) e lo stile di comunicazione passivo (tendenza ad evitare i conflitti interpersonali, di esprimere le proprie idee e sperimentare disagio emotivo) rappresentano condizioni di anassertività.

Obiettivo di questo lavoro è la presentazione del primo studio sperimentale sulla correlazione tra gli schemi cognitivi assertivi ed il comportamento assertivo negli adolescenti.

Vagos e Pereira (2010) hanno proposto il primo modello cognitivo dell’assertività, secondo il quale esisterebbero degli schemi cognitivi responsabili del comportamento assertivo. A partire da questi assunti, nel 2019 si sono occupati della valutazione empirica di:

    • effetti diretti e indiretti (attraverso lo studio del disagio) degli schemi cognitivi assertivi sul comportamento assertivo;
    • effetti diretti delle varie forme di disagio legate all’assertività sulla stessa espressione del comportamento assertivo.

Sono stati somministrati a 679 adolescenti (di età compresa tra i 15 e i 20 anni) l’Assertive Interpersonal Schema Questionnaire (AISQ, Vagos and Pereira, 2010) e la Short Scale for Interpersonal Behavior (s-SIB, Vagos et al., 2014).

Alla luce dei risultati ottenuti, sembrerebbe che gli schemi assertivi siano in grado di predire in maniera diretta la presenza di disagio e di espressioni comportamentali dell’assertività. Nello specifico sono implicati due schemi cognitivi assertivi: Controllo interpersonale e Abilità personale affettiva.

Lo schema del Controllo Interpersonale sarebbe rilevante nel sentirsi meno a disagio e comportarsi in modo assertivo: mostrando sentimenti negativi o positivi, esprimendo e gestendo i limiti personali e prendendo l’iniziativa. Se il soggetto si sente in grado di gestire i problemi interpersonali, probabilmente comprenderà il valore di selezionare un giusta modalità espressiva di comportamento assertivo in base alla richiesta sociale. Questo schema assume una particolare rilevanza in quanto è in linea con il concetto di assertività empatica (Rakus, 1991), secondo il quale le relazioni sarebbero caratterizzate da una reciproca soddisfazione emotiva e strumentale.

L’Abilità Affettiva Personale predice in modo significativo la frequenza di esprimere sentimenti positivi e di sentirsi meno a disagio nel farlo. Questo è in linea con gli assunti della Compassion Focused Therapy, secondo cui si tende a considerare sé stessi come persone degne e di valore nonostante le imperfezioni individuali. Questo concetto potrebbe essere generalizzato anche agli altri, considerandoli allo stesso modo.

Provare un’emozione negativa, infine, avrebbe un effetto inibitorio sul comportamento assertivo, riducendone la frequenza in futuro.

In conclusione, lo studio di Vagos e Pereira ribadisce l’importanza di schemi cognitivi assertivi nell’adottare uno stile assertivo, verificandone la presenza in un campione di adolescenti.

Riferimenti bibliografici

Vagos, P., & Pereira, A. (2019). Towards a cognitive-behavioral understanding of assertiveness: effects of cognition and distress on different expressions of assertive behavior. Journal of Rational-Emotive & Cognitive-Behavior Therapy, 37(2), 133-148.

Vagos, P., & Pereira, A. (2016). A cognitive perspective for understanding and training assertiveness. European Psychologist.

Vagos, P., & Pereira, A. (2010). A proposal for evaluating cognition in assertiveness. Psychological Assessment, 22(3), 657.

W.A Arrindell, R Sanderman, W.J.J.M Hageman, M.J Pickersgill, M.G.T Kwee, H.T Van der Molen, M.M Lingsma (1990). Correlates of assertiveness in normal and clinical samples: A multidimensional approach, Advances in Behaviour Research and Therapy, Volume 12, Issue 4, 1990, Pages 153-282, ISSN 0146-6402, https://doi.org/10.1016/0146-6402(90)90004-A.

Foto di Shaun F da Pexels

Assertività, per non essere come Furio e Magda

di Teresa Cosentino

Lui prevarica, invalida, umilia e deride sua moglie che, al contrario, subisce passivamente, senza provare a difendere le sue emozioni. Due casi esemplari di anassertività

Laura evita di fare richieste, è accondiscendente perché immagina l’intollerabile senso di colpa che sentirebbe se facesse valere le sue esigenze, come accadeva da bambina quando sua madre le diceva di essere un’egoista perché le chiedeva di portarla al parco pur sapendo quanto lei fosse stanca per aver lavorato tutto il giorno. Michele dice di non sopportare la stupidità degli altri, la mancanza di una logica nei loro comportamenti e spesso litiga animatamente coi suoi figli, con la moglie e i colleghi.
Ecco due differenti manifestazioni di “anassertività” nei rapporti interpersonali. furio-e-magda
Andiamo per ordine. L’assertività è quella competenza relazionale che ci permette di riconoscere e comunicare agli altri le nostre emozioni e bisogni, i nostri interessi e convinzioni, nel rispetto dell’altro. La mancanza di assertività, o anassertività, può manifestarsi in due modi: in uno stile comunicativo passivo, caratterizzato dalla tendenza a subire gli altri, dall’incapacità a fare richieste, prendere decisioni e iniziative, oppure in uno stile aggressivo, contraddistinto dalla tendenza a soddisfare i propri bisogni e a prevaricare gli altri, non riconoscendo e rispettando i loro diritti. I personaggi di Furio e Magda, nel film “Bianco Rosso e Verdone” di Carlo Verdone, ben rappresentano questi due stili: lui prevarica, umilia e deride sua moglie che, al contrario, subisce senza provare a difendere i suoi diritti o a esprimere le sue emozioni. Leggi tutto “Assertività, per non essere come Furio e Magda”