Mio figlio ha il DOC: come mi comporto?

di Angelo Maria Saliani

 Come approcciarsi ad un familiare affetto da disturbo ossessivo-compulsivo. Tra subire, fare, assecondare

Come si comporta di solito il familiare in risposta ai sintomi di una persona affetta da disturbo ossessivo-compulsivo (DOC)?
Delle volte finisce nelle stesse trappole del proprio caro, partecipando o sostituendosi a lui nell’esecuzione dei rituali; altre volte si limita a subirli passivamente; altre ancora lo critica aspramente. In tutti questi casi, la qualità della vita dei due e dell’intera famiglia è gravemente compromessa.
Cosa fare?

Evidentemente la prima soluzione sta nella cura del disturbo e dunque nella scelta di un trattamento di provata efficacia. I familiari, nel frattempo, come dovrebbero comportarsi? Leggi tutto “Mio figlio ha il DOC: come mi comporto?”

La psicoeducazione per il Disturbo Borderline di Personalità

di Alessandra Micheloni

Dalla visione d’insieme degli interventi psicoeducativi alla terapia Structured Clinical Management

La psicoeducazione può essere definita come “un intervento utile al processo conoscitivo e di cambiamento”. Classicamente era rivolta ai nuclei familiari (con o senza la presenza dei pazienti), mentre negli ultimi anni sono stati progettati e valutati interventi psicoeducazionali centrati su problematiche più specifiche e rivolti ai soli pazienti. Come specificato nel “Manuale di psichiatria territoriale” di Nicolò e Pompili, affinché sia efficace, è necessario che questo tipo di tecnica rispetti delle regole comunicative formali: deve essere chiara, semplice e interattiva, deve comprendere tecniche di modeling (apprendimento imitativo) e fornire “un’informazione sistematica, strutturata, didatticamente orientata sia sulla patologia che sul suo trattamento, con lo scopo di far acquisire, ai pazienti e ai loro familiari, modalità per fronteggiare e gestire la malattia”. La finalità di tale intervento è promuovere il recupero del paziente, incrementare e migliorare il supporto sociale e ridurre le ricadute. È importante sottolineare che la psicoeducazione è definita come una formazione rivolta a pazienti e ai familiari e non è un’alternativa alla psicoterapia familiare o cognitivo-comportamentale o ad altre forme di psicoterapia.
Si rivolga, ad esempio, attenzione ai Disturbi di Personalità, in particolare al Disturbo Borderline di Personalità (DBP). Leggi tutto “La psicoeducazione per il Disturbo Borderline di Personalità”

Psicoeducazione e Terapia Cognitivo Comportamentale nel Disturbo Bipolare: alcune esperienze

di Lisa Lari

Il trattamento dei pazienti bipolari presenta caratteristiche e complessità particolari. In tale ambito, un ruolo significativo può sicuramente essere riconosciuto alla psicoeducazione.

Tale approccio, semplificando, consiste nel fornire al paziente in modo chiaro, semplice, didattico e possibilmente interattivo, le informazioni e le istruzioni per prevenire ed affrontare, su di un piano concreto, i disturbi mentali e disagi di natura psicologica ed interpersonale. Leggi tutto “Psicoeducazione e Terapia Cognitivo Comportamentale nel Disturbo Bipolare: alcune esperienze”