di Monica Mercuriu
“La vera misura di un uomo si vede da come tratta qualcuno da cui non può ricevere assolutamente nulla in cambio”. Samuel Johnson
La sindrome di Tourette, per le sue caratteristiche cliniche, fenomenologiche e comportamentali, ha sempre esercitato fascino e interesse nel mondo della neurologia e della psichiatria. Questa condizione clinica, che colpisce individui prevalentemente maschi a partire dai cinque anni d’età, è caratterizzata dalla presenza di numerosi tic vocali e motori, semplici e complessi, unitamente a problematiche comportamentali e comorbidità con condizioni psichiatriche come il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) e il Disturbo da Deficit d’Attenzione ed Iperattività (DDAI).
Almeno due notevoli personalità, vale a dire il poeta inglese Samuel Johnson e il grande musicista Wolfgang Amadeus Mozart avessero sofferto di questa patologia.
Samuel Johnson è spesso definito come “l’uomo più erudito nella storia della letteratura inglese”, ed è ricordato, in particolare, per la compilazione di un dizionario della lingua inglese pubblicato nel 1755. Gli amici di Johnson avevano notato che aveva tic e gesti costanti e incontrollabili, emetteva suoni e vocalizzi simili a grugniti, gemiti e fischi che li faceva sussultare e che attiravano curiosità e risate nelle persone che gli stavano intorno. Aveva abitudini compulsive come toccare ogni lampione a Londra mentre camminava e, nel caso ne avesse trascurato uno, era solito fermare tutte le conversazioni con i suoi compagni di viaggio e di correre di nuovo indietro per toccare il lampione mancato. Soffriva di crisi depressive e di solitudine fin dalla sua prima giovinezza, era un insonne cronico e aveva paura morbosa della morte imminente. Aveva problemi alla vista ed era parzialmente sordo. All’età di 25 anni, si sentiva che era destinato a diventare pazzo e, nella disperazione più totale, scrisse una lettera a un medico, Samuel Swynfen, dove raccontava i suoi pensieri morbosi: era ossessionato dall’idea di peccati commessi, pulsioni sessuali e forte desiderio sessuale.
La possibilità che anche il genio musicale di Mozart soffrisse di Sindrome di Tourette è abbastanza accreditata tra gli studiosi. A soli 17 anni, divenne il musicista di corte del principe-arcivescovo Hieronymus Colloredo. Compose più di seicento opere ma visse l’ultima parte della sua vita indebitato e depresso.
Di Mozart sono da sempre note le bizzarrie, i manierismi e molti studiosi e alcuni familiari hanno evidenziato la presenza di tic alle mani e al volto: “Il suo corpo – ha testimoniato la sorella dell’artista – era in continua attività, non stava mai fermo con le mani, e questo soprattutto quando componeva”. È accertata, inoltre, la presenza di un Disturbo ossessivo compulsivo, con profonde paure di contaminazioni e rituali legati al lavaggio, oltre a pensieri ossessivi legati alla morte improvvisa. Nei suoi scritti e nelle sue opere, sono stati ritrovati molti esempi di scrittura compulsiva di oscenità, molte legate al tema delle feci e del sesso.
Non è possibile stabilire a posteriori in quale misura la probabile presenza della Sindrome di Tourette abbia giocato un ruolo fondamentale nella creazione di una mente geniale, come nel caso di Johnson e di Mozart. Una riflessione più generale riguarda, invece, gli aspetti artistici e creativi presenti in molti bambini e adulti affetti da questa patologia, che nonostante la grave sofferenza, dettata dalle caratteristiche proprie del disturbo, sembrano possedere una marcia in più, in termini d’intuizione, originalità e creatività.
Per approfondimenti:
Famous people with Tourette’s syndrome: Dr. Samuel Johnson (yes) & Wolfgang Amadeus Mozart (may be): Victims of Tourette’s syndrome? K. B. Bhattacharyaa; S. Rai. Ann Indian Acad Neurol. 2015 Apr-Jun; 18(2): 157–161.