Attrazione fatale

di Barbara Basile

Essere attratti dalle persone “sbagliate”

Esisterebbe una ragione che spiega perché alcune persone tendono a ricadere automaticamente in certi tipi di relazioni sentimentali, anche se sono nocive, dolorose e a volte esplosive. La schema chemistry, o alchimia degli schemi, spiega Jeffrey Young nel volume “Schema Therapy”, si riferisce appunto al meccanismo secondo cui si è attratti, affascinati ed eccitati (anche in termini di attivazione sessuale) proprio da quelle persone che più fanno soffrire. L’origine di questa fortissima attrazione sarebbe da ricercare all’interno dei legami di attaccamento di cui una persona fa esperienza nei primissimi anni della propria vita. Una donna che nella sua infanzia è stata cresciuta da genitori assenti o poco attenti ai suoi bisogni e alle sue emozioni, perché ad esempio troppo impegnati sul lavoro o iper-coinvolti con un figlio problematico, probabilmente sarà più affascinata e attratta da uomini che le regaleranno una sensazione simile, non facendola sentire importante, non considerandola e anteponendo i loro bisogni rispetto ai suoi, piuttosto che essere affascinata da partner attenti e affettuosi. La sensazione di non essere vista e considerata è così familiare, che, per quanto dolorosa, verrà inconsapevolmente reiterata e ricercata anche nelle relazioni sentimentali adulte. Oppure, un bambino che riceveva affetto e attenzione da parte dei genitori solo quando prendeva il massimo dei voti o quando primeggiava nelle gare sportive, da adulto sarà attirato da partner che ne riconoscono lo status e il successo lavorativo ed economico, eventualmente innescando anche comportamenti di competizione, piuttosto che preferire persone che non si fermano all’apparenza e che apprezzano la sua sensibilità o le sue qualità. Ancora, una bimba che ha vissuto in un contesto emotivamente esplosivo, da adulta sarà più attratta da partner con un’alta emotività espressa e potenzialmente pericolosi, anziché da compagni più calmi e tranquilli. Così come, chi predilige partner che spingono alla sottomissione e alla dipendenza affettiva, probabilmente ha alle spalle una storia familiare centrata su soprusi, angherie e prepotenze, dove non ha potuto sviluppare un senso di sé autonomo e indipendente. In altre parole, il potere attrattivo della familiarità di una sensazione supera il benessere, che potrebbe, invece, derivare da una relazione in cui si viene considerati, amati e apprezzati dal partner, anche per le proprie caratteristiche personali.

Le relazioni sentimentali adulte ri-attivano il sistema di attaccamento del passato, spingendo l’individuo a ri-cercare, in modo automatico e inconsapevole, le stesse emozioni e sensazioni intense, anche fisiologiche, che un tempo viveva (per non dire subiva) con la figura di attaccamento principale, anche se dolorose. La ri-attivazione di queste sensazioni familiari è rassicurante e, al contempo, eccitante, perché cavalca quelle emozioni e i corrispettivi fisiologici noti dell’infanzia, spingendo a restare dentro la relazione, anche se nociva o fonte di sofferenza. Il segreto per non scegliere il partner “sbagliato”, secondo la Schema Therapy, è saper riconoscere queste dinamiche, soprattutto se si tende a essere attratti e a ricadere sempre sulla stessa tipologia, cercando invece di favorire relazioni con persone diverse, leggermente meno eccitanti e coinvolgenti, ma con cui è più probabile trovare i presupposti per costruire una relazione stabile, paritaria e duratura nel tempo, che non ricalchi le dinamiche e le sensazioni familiari, ma nocive, dei vecchi legami passati.

Per approfondimenti:

Young 2007 La schema Therapy

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