L'accommodation

di Daniela Coda

Un progetto di ricerca sull’accommodation, pensato dalla dott.ssa Cosentino per la S.P.C di Napoli, ha trovato la sua realizzazione con un gruppo di allieve e con l’indispensabile collaborazione della dott.ssa Faraci ed è stato pubblicato sul numero di dicembre di Clinical Neuropsychiatry.

Il termine accommodation indica la tendenza dei familiari di un paziente affetto da D.O.C. a fornire rassicurazioni, partecipare alle compulsioni, facilitare gli evitamenti, sostituirsi al paziente in attività di sua responsabilità. La letteratura ha evidenziato come la convivenza con un familiare affetto da DOC possa avere un profondo impatto bidirezionale: le famiglie influenzano e sono influenzate dal disturbo. Leggi tutto “L'accommodation”

International Spring School on Obsessive-Compulsive Disorder

a cura della Redazione

We are pleased to announce the second edition of the International Spring School on Obsessive-Compulsive Disorder: New strategies for new challenges in the treatment of Obsessive-compulsive Disorder, Assisi, ITALY- May 11th -13th  2014.

This SPC-AVM course will provide practical skills to carry out effective psychotherapy with obsessive-compulsive in childhood and in adulthood.

 

Linee guida per il trattamento del DOC

di Barbara BasileBasile

Tratto da:  “Guideline watch (March 2013): Practice guideline for the treatment of patients with Obsessive-Compulsive Disorder” di Koran & Simpson

In questo articolo gli autori riportano i risultati di 236 studi, pubblicati dal 2004 ad oggi, in cui è stata studiata l’efficacia dei trattamenti farmacologici e psicoterapici nella cura del Disturbo Ossessivo Compulsivo (su popolazioni di pazienti adulti).

Prima di iniziare, può essere di utilità ri-elencare alcuni dei cambiamenti nei criteri diagnostici del DOC apportati nel nuovo DSM-5 (APA, 2013).

Leggi tutto “Linee guida per il trattamento del DOC”

INTERNATIONAL SPRING SCHOOL – Advanced Practical Training

Latest developments in the treatment of OCD – Assisi, ITALY- May, 13th -14th  2013

COURSE OVERVIEW

  • Practical lessons from research for improving CBT for OCD.
  • Common issues in the treatment of OCD: how to motivate patients to use E/RP.
  • The Use of Imaginal Exposure in OCD: Why, When and How?
  • Interpersonal vicious cycles in the maintenance of OCD.
  • Treatment of childhood OCD.
  • Use of metaphor, defusion and acceptance: new tools in the treatment of OCD. ACT and mindfulness.
  • Complex clinical cases.

TRAINERS
Barbara Barcaccia, ITALY
Kitty Dahl, NORWAY
Reuven Dar, ISRAEL
Jonathan Huppert, ISRAEL
Francesco Mancini, ITALY
Patrick B. McGrath, USA
Gisela Röper, GERMANY

COURSE COORDINATOR
Barbara Barcaccia

SPRING SCHOOL ON OCD 2013 ASSISI (download pdf version)
abstracts for the spring school 2013 APC-AVM (download pdf version)

Peccato non esserci stato…

di Carlo Buonanno

Domenica scorsa si è concluso il II meeting europeo sul Disturbo Ossessivo Compulsivo organizzato dal gruppo di interesse sul DOC della EABCT. “Peccato non esserci stato…”. Assisi è da tempo spirito e scienza, nell’occasione teatro raccolto a riflettere su uno dei disturbi più impegnativi per chi si occupa di salute mentale. Controllo, pulisco, conto e riconto, ripulisco e ricontrollo!
Mi fermo a pensare e mi ritrovo in preda ad una facile associazione. Banale. Assisi, roccaforte medievale, stretta tra riti e rituali. Poi penso che questo è il secondo anno e che la cittadella dovrà essersi abituata al ruolo di mediazione e che in fondo sono secoli che gli esseri umani (alcuni) scelgono questo posto per riunirsi in consessi. Per fede o per Sapienza.
Ad Assisi si riflette bene. Era l’aria che tirava l’anno scorso ed è l’aria che è tirata quest’anno. Con qualche presenza italiana in più, a testimoniare lo stato di salute del cognitivismo di casa nostra.
Non posso fare una cronaca, perché non c’ero, ma rimando alle impressioni pubblicate da Erik Andersson sul proprio blog:

prima giornata
(http://rucklab.com/2012/05/11/assisi-day-1/)
seconda giornata
(http://rucklab.com/saturday-report-in-assisi-italy-2/)

Leggendo, mi ricompare in mente il clima dello scorso anno. Regret e ricomincio con il mantra, pardon, la colpevole litania: “peccato non esserci stato… “.
Dimenticavo. Anche questa volta, alla Dr.ssa Barcaccia il merito per l’impeccabile organizzazione. Lo dicono tutti, stranieri compresi. Senza la “r”: thank you, Babara!

La dura legge del contagio

 di Viviana Balestrini

Facendo una review sulla contaminazione nel DOC, mi sono imbattuta in un esperimento non recente, ma tanto semplice, quanto interessante.

Com’è noto, il timore di contaminazione si riferisce all’intensa e persistente sensazione di essere stati inquinati, sporcati o infettati a causa del contatto, diretto o indiretto, con un oggetto, luogo o persona  percepiti come sporchi, impuri o infetti (Rachman, 2006) e ha molto a che vedere con alcuni pazienti affetti da DOC. Numerosi studi sono stati condotti sulle credenze magiche legate alle modalità di contaminazione (irrilevanza della dose, permanenza nel tempo, etc.), tra questi la sperimentazione di Tolin e colleghi (2004), che hanno voluto indagare la “legge del contagio”. Eccone una breve descrizione.

I ricercatori hanno ingaggiato un gruppo di soggetti clinici, pazienti con DOC con timore di contaminazione e pazienti con disturbo di panico, e un gruppo di soggetti non clinici di controllo. È stato chiesto ai partecipanti di identificare l’oggetto “più contaminato” del luogo dove si trovavano. Quindi lo sperimentatore ha preso una matita nuova e l’ha sfregata sull’oggetto individuato. A quel punto ha chiesto ai partecipanti se e quanto la matita fosse contaminata. Successivamente lo sperimentatore ha preso un’altra matita e l’ha sfregata con la precedente e nuovamente ha domandato ai partecipanti se attraverso il contatto avvenuto si fosse contaminata. Questa stessa procedura è stata ripetuta per 12 matite. Al termine dell’esperimento, i soggetti con disturbo di panico e del gruppo non clinico hanno riferito che c’era una riduzione della contaminazione vicina al 100%, mentre i per i pazienti con DOC, la riduzione della contaminazione si è attestata intorno al 40%.

Una riflessione clinica. Se ancora ce ne fosse bisogno, tali risultati sono suggestivi di quanto sia arduo intervenire sulla modificazione delle assunzioni del paziente rispetto alla minaccia di essere contaminati e anche di quanto ciò possa essere controproducente, perché incrementa la tendenza ad attivare ragionamenti dialogici, sia intrapersonali che interpersonali, che mantengono il disturbo. Alla luce di ciò, piuttosto che tentare di scalfire la dura legge del contagio e le altre credenze ad essa connesse, occorre inquadrarle in un’ottica funzionale, in modo da comprendere insieme al paziente quanto la sintomatologia e i particolari meccanismi e processi cognitivi soggiacenti abbiamo un senso ai fini del raggiungimento di uno scopo.

 

Riferimenti bibliografici

Rachman, S. (2006). Fear of contamination: assessment and treatment. New York: Oxford University Press Inc.
Tolin, D., Worhunsky, P., & Maltby, N. (2004). Sympathetic magic in contamination-related OCD. Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry, 193-205.

Per approfondire…

Studi e ricerche sul Disturbo Ossessivo Compulsivo

Eabct – First Meeting of the Special Interest Group On Obsessive Compulsive Disorder

di Giuseppe Romano

A maggio 2011, si è svolto ad Assisi, il primo meeting europeo dello Special Interest Group della European Association of Behavior and Cognitive Psychotherapy, dedicato al Disturbo Ossessivo Compulsivo. Alcune delle presentazioni sono state pubblicate nel numero 3/2011 del journal Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale. Altre verranno pubblicate nel prossimo numero. Per gentile concessione del direttore del journal, prof. Ezio Sanavio, e della casa editrice Erickson (www.erickson.it) è possibile scaricare gratuitamente i primi quattro articoli.

Michael Zivor, Paul Salkovskis and Victoria Oldfield
Do we need to formulate in cognitive behavioural therapy for obsessive- compulsive disorder?

Gisela Röper
A clinical developmental perspective on the understanding and treatment of obsessive-compulsive disorder

Francesco Mancini and Amelia Gangemi
Fear of deontological guilt and fear of contamination in obsessive-compulsive disorder

Davide Dèttore
Obsessive-compulsive disorder and thinking illusions

First meeting of the EABCT Special Interest Group on Obsessive Compulsive Disorder

di Francesco Mancini

Il 21 e 22 maggio si è svolto ad Assisi, con il patrocinio e il supporto della SITCC, delle EABCT e delle scuole di psicoterapia SPC e APC , il First meeting of the EABCT Special Interest Group on Obsessive Compulsive Disorder. Si è così realizzato un importante passo  nell’integrazione europea della SITCC e, dal punto di vista europeo EABCT, la prima realizzazione di uno degli special interest group ideati e voluti da Antonio Pinto, membro del board delle EABCT. Leggi tutto “First meeting of the EABCT Special Interest Group on Obsessive Compulsive Disorder”