Psicoterapia: sfatiamo i falsi miti

di Annalisa Bello

Quando la falsa informazione popola gli ambienti della salute e del benessere, è necessario metterla a tacere

Numerosi falsi miti rischiano di gettare fango sulla psicoterapia cognitiva, nonostante la sua comprovata efficacia. Il rischio è quello di minare l’importante opera di sensibilizzazione e giusta informazione di cui ognuno dovrebbe disporre, per il proprio benessere e per quello dei propri cari.

Il falso mito più diffuso è che la terapia cognitiva sia eccessivamente intellettuale e non abbia a che fare con i sentimenti.

Le cose stanno diversamente: la terapia cognitiva si concentra particolarmente su ciò che l’individuo pensa e su come si comporta; ma i pensieri e le convinzioni importanti nella terapia cognitiva sono emotivi, ciò significa che hanno a che fare con le emozioni, non con l’intelletto. Non a caso, infatti, in terapia cognitiva al paziente viene chiesto continuamente di osservare, registrare e comprendere come si “sente”. Leggi tutto “Psicoterapia: sfatiamo i falsi miti”

Il Disturbo da Accumulo: diagnosi e psicoterapia cognitivo comportamentale

di Giordana Ercolani

Venerdì 25 settembre, presso la sede di Grosseto della SPC Scuola di Psicoterapia Cognitiva, si è svolto un simposio dal titolo “Il Disturbo da Accumulo: diagnosi e psicoterapia cognitivo comportamentale”. Il disturbo da accumulo fino al 2013, anno di pubblicazione del DSM-5, era inserito tra i criteri diagnostici del disturbo Ossessivo Compulsivo di Personalità (DOCP) e, nei casi più gravi, poteva essere inquadrato come sottotipo del Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) in Asse I.

L’evento si è aperto con un’introduzione a cura del Dr. Andrea Gragnani, responsabile della sede toscana della Scuola di Psicoterapia Cognitiva, e didatta di alcuni relatori, nonché autori, della prima pubblicazione italiana sul Disturbo di Accumulo (DA) da quando è stato inserito nel DSM-5 come disturbo mentale con una sua propria specificità disturbo-da-accumulo. Leggi tutto “Il Disturbo da Accumulo: diagnosi e psicoterapia cognitivo comportamentale”

INTERNATIONAL SPRING SCHOOL – Advanced Practical Training

Latest developments in the treatment of OCD – Assisi, ITALY- May, 13th -14th  2013

COURSE OVERVIEW

  • Practical lessons from research for improving CBT for OCD.
  • Common issues in the treatment of OCD: how to motivate patients to use E/RP.
  • The Use of Imaginal Exposure in OCD: Why, When and How?
  • Interpersonal vicious cycles in the maintenance of OCD.
  • Treatment of childhood OCD.
  • Use of metaphor, defusion and acceptance: new tools in the treatment of OCD. ACT and mindfulness.
  • Complex clinical cases.

TRAINERS
Barbara Barcaccia, ITALY
Kitty Dahl, NORWAY
Reuven Dar, ISRAEL
Jonathan Huppert, ISRAEL
Francesco Mancini, ITALY
Patrick B. McGrath, USA
Gisela Röper, GERMANY

COURSE COORDINATOR
Barbara Barcaccia

SPRING SCHOOL ON OCD 2013 ASSISI (download pdf version)
abstracts for the spring school 2013 APC-AVM (download pdf version)

La Terapia Dialettico Comportamentale: adattamento per i pazienti sordi – Seconda Parte.

di Stefania Fadda 

La DBT (Dialectical behavior therapy) vede le origini del disturbo borderline nella disregolazione emotiva e combina l’utilizzo della validazione emotiva con l’insegnamento di tecniche per tollerare l’angoscia, ridurre le emozioni dolorose ed eliminare i problemi comportamentali. Leggi tutto “La Terapia Dialettico Comportamentale: adattamento per i pazienti sordi – Seconda Parte.”

Time – intensive CBT: una risposta al DOC post partum?

di Viviana Balestrini

In un post precedente abbiamo posto l’attenzione sul Disturbo Ossessivo – Compulsivo (DOC) (per approfondire clicca qui) con esordio o recrudescenza in gravidanza e nel post partum. Ad integrazione di quanto già espresso, è da evidenziare come in questo particolare periodo della vita della donna, il disturbo tende ad avere una rapida evoluzione. Ciò può essere causato da fattori di diversa natura, come lo stress psico-fisico che comporta la cura del bambino, i particolari cambiamenti ormonali (Forray, Focseneanu, Pittman, McDougle, & Epperson, 2010) e il significativo carico di responsabilità che si sperimenta (Abramowitz, Schwartz, Moore, & Luenzmann, 2003). Proprio l’aumento delle responsabilità può agire da agente propulsivo se sussiste una precedente vulnerabilità al timore di colpa per irresponsabilità, stato mentale che costituisce un regolatore nel DOC (Mancini, 2005). Come fornire una risposta alla necessità di intervenire con tempismo per frenare l’ingravescenza del disturbo e contenere le conseguenze negative che il DOC potrebbe avere sulla costruzione del legame di attaccamento? Uno spunto interessante è offerto dalla terapia cognitivo-comportamentale intensiva per il DOC, di cui si stanno occupando dei colleghi del Regno Unito. Leggi tutto “Time – intensive CBT: una risposta al DOC post partum?”

Perché l'Imagery funziona? Alcune questioni…

di Roberta Trincas 

Le tecniche di immaginazione (imagery) sono uno strumento terapeutico attualmente molto utilizzato nella Terapia Cognitivo Comportamentale. L’uso dell’imagery deriva dalla terapia comportamentale, infatti è alla base di varie tecniche terapeutiche comportamentali come la sensibilizzazione, il rinforzo, l’estinzione, e il modellamento (Upper e Cantela, 1979). Tra i primi ad utilizzarla fu Wolpe (1958), che introdusse la tecnica di desensibilizzazione attraverso le immagini e, successivamente, Lang (1977) la utilizzò nel trattamento dell’ansia. Leggi tutto “Perché l'Imagery funziona? Alcune questioni…”

…e quando il paziente bipolare rifiuta il trattamento?

di Lisa Lari

I pazienti affetti da Disturbo Bipolare pongono frequentemente il terapeuta di fronte ad una situazione specifica e complessa: il rifiuto, totale o parziale, del trattamento. Almeno questo è quello che ho riscontrato nella mia esperienza professionale, essendomi trovata in più di un’occasione ad interagire con pazienti bipolari che esplicitamente esprimevano la loro riluttanza ad affrontare un programma combinato con l’associazione di un approccio psicoterapico al trattamento farmacologico.

Leggi tutto “…e quando il paziente bipolare rifiuta il trattamento?”

Madri ossessionate

di Viviana Balestrini

Così come per altre situazioni cruciali del ciclo vitale, la gravidanza e il periodo postnatale costituiscono eventi che possono incrementare il rischio di sviluppare o peggiorare condizioni di disagio psicologico o psichiatrico. Spesso si rivolge l’attenzione alla depressione post partum e a altre condizioni che ineriscono a alterazioni umorali, meno frequentemente si fa riferimento ai disturbi d’ansia. Leggi tutto “Madri ossessionate”

Psicoeducazione e Terapia Cognitivo Comportamentale nel Disturbo Bipolare: alcune esperienze

di Lisa Lari

Il trattamento dei pazienti bipolari presenta caratteristiche e complessità particolari. In tale ambito, un ruolo significativo può sicuramente essere riconosciuto alla psicoeducazione.

Tale approccio, semplificando, consiste nel fornire al paziente in modo chiaro, semplice, didattico e possibilmente interattivo, le informazioni e le istruzioni per prevenire ed affrontare, su di un piano concreto, i disturbi mentali e disagi di natura psicologica ed interpersonale. Leggi tutto “Psicoeducazione e Terapia Cognitivo Comportamentale nel Disturbo Bipolare: alcune esperienze”